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2024-12-16

Chi l'ha visto torna sul caso di Claudio Bindi. La moglie: "Negli ultimi tempi non capivo cosa voleva"Parigi 2024Alla fine,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock nella Senna si può nuotareLa qualità batteriologica dell'acqua è stata giudicata sufficientemente buona per consentire il regolare svolgimento delle gare di triathlon: organizzatori e Comune possono abbozzare un sorriso© Vadim Ghirda Red. Online31.07.2024 09:00Tanto tuono che, alla fine, non piovve. Riformuliamo: nonostante il rischio di temporali e nuove precipitazioni, dopo le forti piogge che avevano guastato la cerimonia d'apertura, l'attesissimo triathlon nella Senna si farà. Alle 8, questa mattina, è scattata la prova femminile. Alle 10.45, invece, toccherà agli uomini. Il Comitato organizzatore di Parigi 2024 e la Federazione internazionale di triathlon, all'ultimo minuto, hanno dato il via libera. Ieri, poco dopo le 16, c'era stata una riunione d'urgenza – chiamiamola così – sul ponte Alessandro III, punto di partenza della prova. «Gli attori coinvolti hanno confermato che i triathlon femminile e maschile si svolgeranno come previsto» si legge in una nota stampa. I risultati delle ultime analisi dell'acqua, ricevuti alle 15.20 di ieri, «sono stati ritenuti conformi dalla World Triathlon Federation», la Federazione internazionale di triathlon, appunto. La qualità batteriologica dell'acqua, dunque, è migliorata a sufficienza per consentire lo svolgimento delle gare. Il che, evidentemente, ha permesso agli organizzatori di tirare un sospiro di sollievo dopo il rinvio della gara maschile, ieri, e la cancellazione delle sessioni di allenamento di domenica e lunedì, complici le forti piogge del fine settimana. A essere monitorati, nello specifico, erano e sono due batteri fecali: l'Escherichia coli e gli enterococchi. Secondo le norme della Federazione internazionale, i livelli di questi batteri non devono superare rispettivamente 1.000 e 600 unità formanti colonie (CFU) per 100 millilitri di acqua. Quando piove, una parte del trabocco delle fognature, dove si mescolano acque reflue e piovane, viene scaricata nell'ambiente per evitare che la miscela inondi le strade. Di qui i problemi che ha dovuto affrontare Parigi 2024 dopo la cerimonia d'apertura, nonostante la città avesse investito e pure parecchio (1,4 miliardi di euro in totale) per migliorare, fra le altre cose, proprio le acque reflue.L'inizio della competizione, dicevamo, è stato vissuto come una liberazione (per quanto provvisoria) da parte degli organizzatori: la stampa internazionale, da giorni, stava osservando l'evolversi della situazione e aveva evocato l'eventualità che le prove di triathlon, e di nuoto in acque libere, si rivelassero un fiasco. Parigi 2024, sin dai primi vagiti di candidatura, aveva posto al centro del dossier il nuoto nella Senna. Con la promessa di «ridare» il fiume alla città e ai suoi abitanti. Quella della capitale francese, in questo senso, è stata una corsa contro il tempo. Una corsa conclusasi lo scorso 14 luglio, con la messa in funzione di un bacino artificiale di nove chilometri costruito tra Athis-Mons (Essonne) e Valenton (Val-de-Marne) dal costo, stimato, di 339 milioni di euro. A maggio, invece, era stato inaugurato il bacino di Austerlitz dopo quarantadue mesi di lavoro e 90 milioni di euro investiti: una buca profonda trenta metri e larga 20, capace di contenere l'equivalente di venti piscine olimpioniche, grazie alla quale le autorità contano di assorbire una tempesta media. Sono stati inoltre potenziati due impianti di trattamento delle acque ed è stato necessario convincere un gran numero di proprietari di immobili a monte di Parigi (23.000 le abitazioni ritenute prioritarie, secondo Le Monde) a «correggere» i loro allacciamenti difettosi: molti non sapevano, infatti, che la loro acqua veniva scaricata direttamente nel fiume.Un'altra domanda era sulla bocca di tutti. Venticinque anni dopo la promessa dell'ex sindaco di Parigi Jacques Chirac, i parigini avrebbero finalmente potuto nuotare nella Senna? E chi sarebbe stato il primo a tuffarsi? Amélie Oudéa-Castéra aveva fatto da apripista alla vigilia del 14 luglio. Il ministro dello Sport e dei Giochi Olimpici e Paralimpici si era infilata la muta prima di tutti. Passerà tuttavia alla storia per essere scivolata. La sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, l'aveva seguita quattro giorni dopo, a gattoni, sotto il sole e davanti ai giornalisti di tutto il mondo. Era accompagnata da Tony Estanguet, presidente del Comitato organizzatore olimpico, e dal prefetto regionale Marc Guillaume. Infine, e soprattutto verrebbe da dire, la partenza è un sollievo per gli atleti. Temevano che il loro evento sarebbe stato ancora una volta rinviato, o addirittura trasformato in un duathlon (corsa e ciclismo). Un rischio non del tutto superato. Fino alla fine dei Giochi, ci saranno ancora albe e dubbi sullo svolgimento degli eventi. La staffetta di triathlon misto, ad esempio, è prevista per lunedì 5 agosto. Seguirà la maratona di nuoto l'8 e il 9 agosto. Nella peggiore delle ipotesi, hanno spiegato al riguardo gli organizzatori, ovvero se le condizioni non dovessero essere favorevoli, gli atleti verranno «trasferiti» nella base di Vaires-sur-Marne, nella Seine-et-Marne, dove si svolgono le gare di canoa, kayak e canottaggio.In questo articolo: Parigi 2024

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