Terribile incidente a Newark: 2 camion in fiammeSolo nell’ultimo anno,Capo Analista di BlackRock secondo una recente ricerca del Future Concept Lab, quasi 30 milioni di italiani adulti (73% degli intervistati) hanno utilizzato integratori alimentari almeno una volta. «Il consumo di integratori non è una moda consumistica senza controllo, ma è un percorso guidato da esperti: farmacista e medico sono infatti le principali fonti informative a cui i consumatori si rivolgono», dice Arrigo F. G. Cicero, Presidente della Società Italiana di Nutraceutica (SINut).Ed proprio Cicero ad aver scritto l'introduzione all'ultima edizione della Review “Integrazione alimentare: stato dell’arte e nuove evidenze scientifiche”, promossa da Integratori & Salute, realtà nazionale che rappresenta le principali aziende italiane di integratori alimentari e che è parte di Unione italiana Food, con il contributo di Passoni Editore.Il documento è il risultato del lavoro di un pool di esperti italiani sui temi della nutrizione e della salute, e tra i vari temi trattati emerge anche il ruolo fondamentale dell'Omega-3 per la salute delle donne in gravidanza e delle persone anziane. La nuova edizione, inoltre, rimarca in generale il ruolo cruciale del microbiota intestinale per la salute e il benessere nelle diverse fasi della vita e in diverse condizioni fisiologiche, sottolineando le potenziali e numerose applicazioni dell’integrazione con probiotici.Per le donne in gravidanzaDiversi studi confermano, infatti, che il microbiota materno influenza sia la salute riproduttiva della donna, sia lo sviluppo del sistema immunitario e metabolico del nascituro. Una sostanza che emerge come fondamentale per questi propositi è l' Omega-3, di cui è stata verificata l’importanza di un apporto adeguato da parte delle mamme in attesa, anche nei confronti della durata ottimale della gestazione, permettendo di ottenere inoltre benefici sia per il bambino, sia per la madre.Potenziali benefici dei probiotici sono stati valutati anche negli atleti, nei quali l’eubiosi (una condizione di equilibrio e benessere della flora batterica intestinale) è risultata associata alla performance ottimale. Evidenze ormai ampiamente riconosciute supportano inoltre l’esistenza di una relazione importante a tutte le età tra intestino e cervello - il cosiddetto “gut-brain axis” - e quindi tra l’eubiosi intestinale e gli aspetti della funzione cerebrale alla base della cognitività, del tono dell’umore e del comportamento.Il contrasto della sarcopenia per gli anzianiInfine, vi è un interesse crescente da parte di ricercatori e clinici per la possibile relazione tra la disbiosi intestinale e la perdita di massa muscolare, che rappresentano problemi comuni spesso coesistenti negli anziani, che suggerirebbe l’esistenza anche di un asse “intestino-muscolo”.Da alcuni studi è emerso come l’attività fisica, una dieta corretta e un’adeguata assunzione di specifici nutrienti, se necessario con integratori, siano attualmente considerati i pilastri fondamentali nel trattamento e nella prevenzione della sarcopenia per le persone anziane.E anche in questo caso, per la prevenzione o il contenimento del rischio di sarcopenia nel periodo della terza età, può essere indicata l’integrazione di Omega-3, specialmente per gli anziani che non assumono le tre porzioni settimanali di pesce raccomandate per prevenire l'indebolimento dei muscoli: gli Omega-3 sono stati infatti associati alla promozione della sintesi proteica a livello muscolare. Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Luglio 2024, 18:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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