San Martino Buon Albergo, perde il controllo dello scooter e muoreL’uomo di Dsquared2 fa wrestling,investimenti le Church’s giocano a cricket. E Ferrari vince coi dettagli da F.1 Serena Gentile Giornalista 21 giugno - 16:23 - MILANO Dopo averci regalato per anni sogni e bellezza irraggiungibili, la moda sente la necessità di raccontare e vestire la vita reale. Non è più tempo di red carpet, ma è sempre più tempo di sport, che è ispirazione e che diventa modo di essere, stile di vita e stile e basta. Sulle passerelle della Fashion Week milanese 2025 sfilano i surfer di Gucci, i lottatori di wrestling di Dsquared2, i giovani di Prada con la tuta da F.1 e il cappotto. RACCONTI SUL TESSUTO— Racconta di aver letto Giorni Selvaggi di William Finnegan, Sabato Di Sarno, il direttore creativo di Gucci. Vengono da lì le stampe infinity delle polo over con surfisti, delfini, fiori di ibisco e foglie di banano. Il formale e fatto bene dei capispalla e delle giacche scivola sul rilassato, con completi impalpabili, camicie e pantaloncini leisure, dai tagli precisi e dai colori elettrici. «Voglio vestiti che restano e diventano un tutt’uno con le persone», dice Di Sarno. Che ama le sneaker con la suola sagomata (sotto l’abito vincono sempre sul mocassino appuntito), che diventa scuba sulle slip on. Realtà è la parola chiave della prossima stagione anche per Miuccia Prada. Che esce da una capanna (come i suoi giovani modelli), simbolo di semplicità, totem dell’essenziale. I capi rubati dall’armadio di papà, i dipinti di Bernard Buffet riproposti su una maglietta da concerto, la tuta con le zip che ricorda quella dei piloti sotto il cappotto. La cintura cucita sui pantaloni e il colletto ricamato sul pullover a semplificare la vita, senza toglierle stile, quello di Prada. MASCHERINA— Lo sport in un dettaglio, come la mascherina specchiata che ricorda quella dello sci, con l’elasticone alto e le lenti a specchio, a completare il look di MSGM. Massimo Giorgetti intreccia ricordi personali e la memoria del brand che compie 15 anni, così la sua casa in Liguria da ispirazione diventa stampa per un maxi pullover. Righe, colore, marinai innamorati e margherite psichedeliche. «Vestiti che hanno una consapevolezza, dedicati a giovani che hanno energia», dice. Margherite all over anche sugli abiti e nella borsa di Moschino. Dove la pizza, l’anguria e il pallone da calcio, simboli di italianità, diventano una clutch o una stampa. Mentre un lottatore di wrestling mascherato con una giacca biker in pelle bianca con lunghe frange di strass chiude la sfilata di Dsquared2, ed è una scanzonata celebrazione della sua virilità, quella propensione al contatto fisico, un mix di forza e sexyness. Lo sport è da sempre focus nelle sfilate di Dean e Dan Caten, come l’eros. Anche stavolta i gemelli della moda alzano la temperatura del Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, dove regna la libertà: un ambiente underground si fa locale kinky e campionato di wrestling in pochi look. Con giochi di latex e imbracature bondage, sino a un più poetico chiffon trasparente, passando per l’iconico jeans, lacci e borchie. E mentre altri esplorano, loro vanno dritti per la loro strada: «È molto divertente essere arrivati già al terzo decennio del nostro sogno, che l’universo abbia creduto in noi. Il teatro è dentro di noi». E a loro modo, piaccia o no, lo riempiono con coerenza. RICHIAMI E DNA— Giocano a bicycle polo sul campo di croquet e si godono una partita di cricket dalle stanze della biblioteca nella splendida St. Giles House dei conti di Shaftesbury nel Dorset, le Church’s (le iconiche allacciate Consul come i mocassini Pembrey), realizzate a mano da oltre 150 anni e scattate per la nuova campagna da Phil Poynter. Lo sport è questione di dna per Ferrari Style e Rocco Iannone si conferma campione nel creare moda, un guardaroba completo e versatile dal casual daywear al glamour serale, moderno, sofisticato, dove i rimandi alla storia del brand sono nei dettagli. I motivi “check 7X7” che dalla tuta di Leclerc finiscono su bomber e felpe, le fodere rosso Corsa sotto la seta plissettata, il Cavallino stampato sul jersey e nello jacquard, con pennellate di velocità e richiami ai Manifesti Anni 70. E le nuove GT bag. E quei filati Q-Cycle ultra chic che vengono dal riciclo degli pneumatici. Tutto ha un senso, ed è storia nella moda di Iannone che manda in delirio i ferraristi della prima ora (che si contendono i pezzi all’asta, com’è successo di recente a Miami), ma non solo loro. Evviva lo sport. Stile Gazzetta: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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