Bubka e Di Centa, una domenica speciale a Santa Caterina tra fondo, Olimpiadi e Master | Gazzetta.itIl governo si gioca la carta degli impianti LGN per uscire dalla spirale russaIl governo si gioca la carta degli impianti LGN per uscire dalla spirale russaSarebbero posti in Tirreno e Adriatico e riconvertirebbero il gas liquido giunto in nave: la carta degli impianti LGN per uscire dalla spirale russa di Giampiero Casoni Pubblicato il 24 Marzo 2022 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataEconomiagoverno Draghirussia#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,ETF 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Il governo Draghi ha una road map per dribblare la dipendenza energetica da Mosca e si gioca la carta degli impianti LGN per uscire dalla spirale russa. Secondo fonti citate da Reuters l’esecutivo sta valutando l’installazione di due unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione. In acronimo si chiamano Fsru e dovrebbero incentivare una cosa che in Italia, proprio per problemi logistici di riconversione del ciclo, non ha mai attecchito benissimo: le importazioni di gas naturale liquefatto. Impianti LGN per uscire dalla spirale russaSi starebbe parlando di due grandi unità da 10 miliardi di metri cubi complessivi da installare nel Mar Tirreno e nel Mar Adriatico, secondo una delle fonti, in ormeggio vicino alle infrastrutture di gasdotti esistenti. Ma cosa fanno questi impianti? Riportano allo stato gassoso il gas liquido arrivato in nave e lo immettono nelle condotte già esistenti della rete “pipeline”. I conti sono d’altronde sul tavolo: la Russia ci dà ogni anno 30 miliardi di metri cubi di gas, intorno o poco sotto al 40% delle importazioni complessive di gas italiane, e diversificare adesso è diventato un obbligo (lo era anche prima). Tre anni per chiudere il rubinetto di MoscaIl ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani aveva anche dato i tempi: tre anni per uscire dalla dipendenza da Mosca il che in Italia vuol dire almeno cinque. E quei 20 miliardi di metri cubi di gas comunque in credito potrebbero essere rimpiazzati “nel breve-medio termine”, anche attraverso un maggiore uso di Lng. E i mercati? Innanzitutto gli Usa, poi Qatar, e Mozambico.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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