Tregua Italia-Francia, Macron si scusa: oggi incontra ConteI liguri sono soliti nel definire questo prodotto come un alimento a chilometro zero,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella ma a miglia infinite. Proprio in ragione della sua storia. La galletta del marinaio, come il nome suggerisce, è un pane particolare nato in Liguria per accompagnare i marinai nelle lunghe traversate. Solo pochi ingredienti: farina, acqua e lievito di birra e una straordinaria tenuta nel tempo. Infatti la galletta del marinaio dopo anche un anno dalla sua lavorazione rimane incredibilmente croccante e ancora buona da mangiare. Per questo motivo veniva considerato il rancio del marinaio, legando la sua storia a quella della Liguria di mare.La storia della galletta del marinaio: il pane che non scade maiLa galletta del marinaio è uno di quei prodotti che non tutti conoscono nonostante sia un pane antichissimo. Infatti abbiamo notizia di un pane molto simile tramite le testimonianze di Plinio, che nelle sue opere parla di un certo panis nauticus portato a bordo dai marinai dell’antichità. È però intorno al 1500 che nelle coste liguri si prese l’abitudine di impastare solo farina e acqua per formare delle piccole schiacciate da rigenerare a bordo dei pescherecci, velieri e imbarcazioni. Degli antenati della moderna galletta del marinaio, durissime e da bagnare nell’acqua di mare per essere mangiate. Addirittura anche Cristoforo Colombo cita il bizcocho, biscotto o galletta, in una lettera a Isabella di Castiglia scrivendo del suo approvvigionamento durante la sua traversata verso le Americhe.Le gallette di Camogli e lo storico forno che le produceÈ verso la fine del 1800 che però la galletta del marinaio prende la consistenza attuale. Grazie a un forno vicino a Camogli, lungo la Riviera ligure di Levante, che ancora oggi produce questo prodotto. Parliamo del Panificio Maccarini a San Rocco di Camogli, che dal 1885 prepara la galletta del marinaio seguendo la ricetta di famiglia. Una storia lunga ormai 140 anni e partita da semplice bottega di paese in cui si potevano comprare tutti i generi alimentari e naturalmente il pane. Nel 1951 Mario Maccarini, detto il gallettiere, modifica e trasforma il panificio e aumenta ancora la produzione della galletta che così viene conosciuta anche fuori dal territorio. Particolarità di questa focaccina bassa e croccante? La durata: la galletta infatti è un alimento a lunga conservazione che può essere consumata anche a distanza di tempo. Perché? La risposta sta nella lavorazione e nell’impasto che permette alla galletta di non fare la muffa e non prendere gusto di rancido.Gli abbinamenti della galletta del marinaio: capponada e cappon magroOggi la galletta del marinaio non si utilizza più nelle navi mercantili, ma è un pane che troverete in alcune ricette del territorio. Come la capponada, un piatto che nulla ha a che vedere con la caponata siciliana. Si tratta infatti di un’insalata fatta con pesce conservato, capperi, olive, altro pasto tipico del marinaio insieme alla galletta che veniva cosi spezzata dentro. Un piatto della tradizione che ancora oggi viene consumato in questa maniera. Senza dimenticare il cappon magro, piatto delle feste e molto probabilmente evoluzione più sostanziosa della capponada, in cui il pane antico dei pescatori trova un altro utilizzo.
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