Covid, bambina scozzese non va più scuola da otto mesiInternet e i social network si riempiono di frasi,éognigennaiocxècriptovalute immagini e meme che ripropongono lo stesso appello. Tutto nasce da una canzone iraniana e un video su YouTube«Lasciate entrare Ascanio!»: per chi bazzica sul web, questo ritornello torna ogni 8 gennaio, come oggi. Internet e i social network si riempiono puntualmente di frasi, immagini e meme con lo stesso accorato appello in favore del misterioso Ascanio. Ma di cosa si tratta e perché questa frase è diventata virale?Tutto nasce da un video pubblicato su YouTube a fine 2008 dall’utente “celestinocamicia”. Mostra la canzone di un artista iraniano. Pur essendo in lingua originale, sembra appunto invitare in italiano a «lasciare entrare Ascanio» e a farlo «l’8 di gennaio».La canzone è diventata così popolare che il gruppo metal italiano Nanowar Of Steel le ha dedicato una cover intitolata: Esce ma non mi rosica.La canzone originaleIn realtà il testo originale ha tutt’altro significato. È una canzone d’amore, intitolata Pariah, e interpretata dal musicista e attore iraniano Shahram Shabpareh. Dopo la rivoluzione islamica del 1979 – quando la musica pop fu messa al bando – Shabpareh emigrò negli Stati Uniti. E lì continua a esibirsi, ancora oggi.La sua “fama italiana” deriva da quello che in linguistica è conosciuto come “mondegreen”. Ovvero, dall’interpretazione errata di un testo, sostituito con parole che suonano simili. In realtà è un fenomeno abbastanza comune, per esempio quando si cantano canzoni in una lingua che non si conosce. È diventato però anche un particolare stile comico, spesso demenziale, che oggi viene utilizzato per esempio su Tik tok. Ma che adotta comunemente anche il trio Medusa, un trio di comici romani che su radio Deejay ha inventato la rubrica “Canzoni travisate”. Anche loro devono molto ad Ascanio. L’ironia sul webAnche quest’anno diversi utenti hanno celebrato la ricorrenza. C’è chi l’ha adeguata alla pandemia in corso e chi semplicemente ha scritto che Ascanio «è sempre nei nostri cuori». Altri hanno fatto dell’ironia sugli scontri tra i sostenitori del presidente americano, Donald Trump, e le forze dell’ordine, durante l’assalto del Congresso.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiunio PanarelliLaureato nel Bachelor in International Politics and Government presso l'Università Bocconi e studente del corso di laurea magistrale Politics and Policy Analysis presso la stessa università. Autore del libro "La notte degli indicibili" (Edizioni Montag, 2018)
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