Kastellorizo è il primo posto Covid free in EuropaLa siccità che non finisce più da un anno: il Trebbia ridotto a un torrenteLa siccità che non finisce più da un anno: il Trebbia ridotto a un torrenteI livelli idrometrici sono al minimo malgrado sia inverno e piove poco,àchenonfiniscepiùMACD la siccità che non finisce più da un anno: il Trebbia ridotto a un torrentedi Giampiero Casoni Pubblicato il 19 Febbraio 2023 alle 05:00 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataitaliameteopiemonte#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La siccità che non finisce più da un anno: il Trebbia è ormai ridotto a un torrente ed immagini e video sui social lo dimostrano in maniera netta. Quello che di fatto è un fiume di portata ordinaria e che è uno degli affluenti del Po, leggasi Po, si è ridotto in alcuni punti ad un rigagnolo. Ma cosa accade? Malgrado si sia in pieno inverno la portata di uno dei maggiori affluenti del Po ammonta a poco più di quella del luglio 2022. Siccità, Trebbia ridotto a un torrenteCi sono dei punti di rilevazione che rendono bene l’idea: all’altezza ad esempio del Castello di Rivalta, uno dei punti in cui il letto del Trebbia è più ampio, lo spettacolo è desolante: il corso d’acqua è più simile ad un torrente. Tutta colpa di una siccità “ormai endemica che va contrastata con investimenti, programmazione e la realizzazione di invasi sia medio-piccoli che medio-grandi”. Chi lo dice? Andrea Colombo, dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po. La “magra” dovuta all’assenza di pioggeQuello che sta preoccupando in attesa dell’arrivo dei mesi estivi è lo stato di magra invernale del fiume Po e dei suoi affluenti. Il dato è quello per cui il livello idrometrico è di gran lunga al di sotto della media del periodo. Colombo spiega che è “nella normalità che nella stagione invernale ci siano periodi di magra per gli affluenti sia appenninici che alpini, ma questa magra un tempo era dovuta alle precipitazioni nevose e alle basse temperature”. E in chiosa: “Il problema infatti è che in questi ultimi anni la siccità invernale del Po e dei suoi affluenti è dovuta non alla neve, ma alla carenza di precipitazioni”.Articoli correlatiinCronacaFiglio salva la madre dal suicidio: la donna gli aveva annunciato il suo proposito con un messaggioinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in Francia
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