Tour da Paura, a caccia di emozioni horror: ecco i posti più macabriOggi la Direzione del Pd,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock si va verso le primarie al 5 marzoOggi la Direzione del Pd, si va verso le primarie al 5 marzoOggi la Direzione del Pd, si va verso le primarie al 5 marzo con una data finale il 12 per eleggere il nuovo segretario nazionale dopo il congresso di Giampiero Casoni Pubblicato il 28 Ottobre 2022 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataEnrico LettagovernoPartito Democratico#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Oggi si riunirà la Direzione del Pd, si va verso le primarie al 5 marzo con le correnti interne divise sulla formula del congresso e con Enrico Letta che vuole una road map parallela all’opposizione. Il segretario uscente vuole un timing per cui “i due percorsi devono procedere contestualmente e anche il dibattito congressuale dovrà legarsi all’agenda nel Paese e in Parlamento”. Oggi la Direzione del Pd, cosa succederàAdnKronos spiega che i tempi del congresso saranno anticipati con l’ipotesi di chiudere con le primarie il 5 marzo 2023 e il 12 come data finale. Alle 10 al Nazareno fisserà la road map del congresso ed alcuni dem chiedono tempi ancor più brevi. Stefano Bonaccini ha detto: “Io proverei ad anticipare e accelerare un po’, per evitare di dare l’idea che perdiamo mesi a discutere di noi, mentre c’è qualcun altro che si occupa di risolvere i problemi dei cittadini“. Chi ha fretta e chi vuole più tempoAlessia Morani gli ha fatto eco: “Non mi pare che da parte del gruppo dirigente che ha prodotto una sconfitta catastrofica, ci sia la consapevolezza di quanta fibrillazione c’è nella base del Pd. E’ la conferma della loro distanza dalle persone“. Peppe Provenzano non è d’accordo: “Se qualcuno crede che il proprio nome basti a risolvere i problemi del Pd lo dica, ma allora non facciano finta di fare una discussione vera, che ha bisogno di tempi giusti e di richiamare persone che sono fuori”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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