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2024-12-16

Si finge infermiera e rapisce un neonato: arrestataSi allarga l'indagine sulla Scuola per ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza a Coppito. Dopo la denuncia dell'allieva nei confronti del capitano,investimenti adesso indagato per violenza sessuale, l'inchiesta della Procura dell'Aquila scava per far venire a galla altri possibili abusi su nuove vittime. Ad innescare i sospetti, la chat che l'accusato aveva con i tre colleghi. Su WhatsApp si scrivevano i nomi delle allieve da «predare», scrive il Corriere della Sera. Ma se in un primo momento i tre sembravano essersi limitati a commentare quello che era accaduto, adesso per l’accusa avrebbero avuto un ruolo più attivo. Tanto da essere indagati per maltrattamenti in famiglia (fattispecie compatibile con un reato commesso in un ambiente di lavoro “chiuso”, come una caserma). Acquisiti gli smartphone degli indagati.Sul caso stanno lavorando la Finanza, presso la quale l’allieva ha presentato denuncia, insieme con la Squadra mobile aquilana. La Procura militare indaga a Roma. L'ipotesi è che i militari offrissero aiuti agli esami in cambio di rapporti sessuali. In quella chat i tre, più l’indagato, si sarebbero lasciati andare a esplicite considerazioni sull’aspetto fisico delle allieve e su presunte «punizioni» che avrebbero riservato loro. «Gli darei un aiutino...», «diamo il via alla caccia», «quella la punisco se non fa come dico io». L'allieva che ha denunciato il capitanoL'inchiesta è partita dalla denuncia di un'allieva 20enne, che ha raccontato di essere stata violentata dal capitano in casa di quest'ultimo. Adescata con una scusa, l'avrebbe costretta a un rapporto sessuale, confermato dalla visita della vittima all'ospedale dell'Aquila. «Mi sono alzata dirigendomi verso la porta e lui mi ha raggiunto, mi ha tolto il berretto che indossavo e ci siamo baciati sulle labbra per alcuni istanti. Poi mi ha girato, abbracciandomi da dietro, mi toccava il seno e poi la sua mano è scesa verso il pube», le sue parole riportate dal Messaggero. Il resto è il racconto di un uomo che si spinge sempre oltre, nonostante i continui rifiuti e i tentativi di divincolarsi della ragazza, che la apostrofa («Questo è solo un assaggio di quello che ti farò provare se sabato non ti farai punire»), che la sbatte sul tavolo del salotto, la afferra per i capelli, le piega la testa. «Non riuscivo a urlare, all’ennesimo mio rifiuto si mostrava sempre più eccitato» . Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Luglio 2024, 07:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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