Parità di genere nei luoghi di lavoro: le nuove prospettive di regolazioneRiapertura confini,Professore Campanella Di Maio: "Nessuno resterà indietro"Riapertura confini, Di Maio: "Nessuno resterà indietro"Riapertura regioni, Di Maio: "Nessun escluso". Il dibattito tra Sala e Solinas sul passaporto sanitario, mentre Zaia apre il Veneto ai lombardi di Alessandra Tropiano Pubblicato il 28 Maggio 2020 | Aggiornato il 16 Marzo 2021 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatabeppe salaCoronavirusLuigi Di Maio#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La riapertura dei confini regionali, prevista per il 3 giugno, resta ancora un grande punto interrogativo. Ma a chiarire la situazione è intervenuto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: per lui tutte le regioni apriranno il 3 giugno, nessuna esclusa.Di Maio: “Riapertura tutti insieme”“Sono dell’idea che il Paese deve ripartire unito. Nessuna regione deve essere penalizzata”. Così Luigi Di Maio ha commentato il tema caldo degli ultimi giorni: la riapertura delle regioni. “Ovviamente bisogna analizzare bene i dati, è molto importante monitorare i contagi -continua il ministro degli Esteri-. E subito dopo tracciare una linea. Ad oggi il 3 giugno è la data che sbloccherà la mobilità interna al Paese, ci si potrà spostare finalmente da una regione all’altra. Mi faccia dire che non dobbiamo abbassare la guardia”.Dibattito tra governatori delle regioniTra i vari governatori delle Regioni, proprio su questo tema, ci sono stati alcuni dibattiti. Musumeci e Solinas, governatori di Sicilia e Sardegna, hanno fatto sapere che per entrare in Regione servirà una “patente sanitaria” che attesti la non positività del turista al Covid. “Io lo chiamo protocollo [il passaporto sanitario, ndr] per poter garantire la sicurezza sanitaria di chi in Sicilia arriva: stiamo lavorando per mettere a punto questo documento -afferma Musumeci-. Occorre filtrare, nel rispetto di tutti e senza fare discriminazioni, chi arriva da noi”. C’è chi, come il Sindaco di Milano Beppe Sala, non è d’accordo con questa idea. “La salute è sicuramente fondamentale. Credo però che la ripartenza non sia solo una questione sanitaria ma anche economica e sociale -afferma Sala-. Non penso che la Sardegna possa vivere solo di turismo autoctono. Sono i milanesi che, almeno in parte, l’hanno inventata come meta turistica. Non dico che i sardi debbano esserci riconoscenti, ma trattarci da untori, no. Non è che ognuno si fa le sue regole”. Il presidente Zaia, invece, ha già assicurato che dal 3 giugno i lombardi non avranno problemi a entrare in Veneto. “Sono convinto che si debba ripartire insieme. Del resto, non è che il virus si fermi a Sirmione o a Peschiera…”LEGGI ANCHE: Boccia: “Passaporto sanitario anticostituzionale”Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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