La grave moria di pesci nella laguna di Orbetello - Il PostIstat: “Per la prima volta in 160 anni meno di 400mila bimbi nati”Istat: “Per la prima volta in 160 anni meno di 400mila bimbi nati”I dati Istat svelano un calo della popolazione e delle nascite,investimenti non compensato dai tanti stranieri, e un aumento dei decessi. di Chiara Nava Pubblicato il 7 Aprile 2023 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataistat#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Meno nascite, popolazione in calo che l’aumento degli stranieri non riesce a compensare e decessi in aumento. Questo è quanto svelato dai dati Istat.Istat: “Per la prima volta in 160 anni meno di 400mila bimbi nati”Le culle rimangono vuote, la popolazione è in calo, l’aumento degli stranieri non riesce a compensare, e i decessi sono in aumento. Questo è il quadro dell’Istat basato sugli indicatori demografici. Il dato più drammatico riguarda la natalità, ai minimi storici in Italia. Per la prima volta in 160 anni, nell’ultimo anno sono stati meno di 400mila i bambini nati, più precisamente 393mila. Dal 2008, ultimo anno in cui si è registrato un aumento, il calo è di circa 184mila nati, di cui circa 27mila concentrati dal 2019 in poi. Questa diminuzione è dovuta solo in parte alla rinuncia ad avere figli da parte delle coppie. Tra le cause che pesano il calo dimensionale e il progressivo invecchiamento della popolazione femminile. Prosegue la riduzione della riproduzione, con un’età media al parto pari a 32,4 anni. La diminuzione riguarda sia il Nord che il Centro Italia. Nel Sud, invece, si è registrato un lieve aumento. La regione con il tasso di fecondità più alto è il Trentino Alto Adige, seguito da Sicilia e Campania. Regioni con fecondità contenuta sono Molise Basilicate, ma il numero più basso riguarda la Sardegna.Istat: calo della popolazione e aumento dei decessi Il Paese si sta svuotando. La popolazione residente al 1° gennaio 2023 è di 58,85 milioni, 179 mila in meno rispetto all’anno precedente, con una riduzione del 3%. Prosegue la diminuzione della popolazione, con un’intensità minore rispetto al 2021 e al 2020. Gli stranieri, invece, aumentano. La crescita è di 5 milioni e 50 mila unità, in aumento di 20mila individui. Quasi il 60% degli stranieri, pari a 2 milioni 989mila unità, risiede al Nord, per un’incidenza dell’11%, la più alta del Paese. 1 milione e 238 mila stranieri vivono al Centro, mentre al Sud sono meno presenti, solo 814 mila unità. In questi quattro mesi si è concentrato il 40% delle morti, pari a 265mila decessi, dovute soprattutto alle condizioni climatiche avverse che hanno penalizzato nella maggior parte dei casi la popolazione più anziana e fragile.Articoli correlatiinCronacaFiglio salva la madre dal suicidio: la donna gli aveva annunciato il suo proposito con un messaggioinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in Francia
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