Covid, nuovo decreto in arrivo il 2 febbraio: mascherine, discoteche e green passmeteo maltempo Sullo stesso argomento:Allevamenti devastati ed emergenza ambientale,VOL arriva il prefetto per il granchio bluCaronte infuoca ancora l'Italia: "Oltre i 40 gradi". Quanto durerà07 agosto 2024aaaL’ondata di maltempo che nella notte tra martedì e mercoledì ha investito il Nord-est ha causato tre frane che hanno interrotto le principali direttrici montane di collegamento tra Friuli e Veneto. Il tratto a cavallo tra le due regioni delle strade regionali Fvg 355 e 465 e della ex strada provinciale 22 è stato interrotto per la presenza di detriti sulla carreggiata. L’unica arteria rimasta agibile è quella che passa per Forni di Sopra e raggiunge la provincia di Belluno. La bonifica delle strade è stata avviata e potrebbe essere completata in un paio di giorni ma c’è l’incognita dei temporali previsti tra il pomeriggio e la serata. Caronte infuoca ancora l'Italia: "Oltre i 40 gradi". Quanto durerà La prima frana si è verificata a Sappada, in provincia di Udine, nel Cadore a metà strada tra Alpi Carniche e le Dolomiti, in corrispondenza del Rio Acquatona: la carreggiata è stata invasa da una vasta massa di detriti, fortunatamente nessun veicolo transitava in quel momento. Un altro smottamento ha riguardato a mezzanotte la strada regionale 465 interrotta in località Rio Bianco, in alta Val Pesarina, con traffico interrotto da e verso Pradibosco-Pian di Casa, Sauris e Cadore. Si stima che il materiale da rimuovere sia di circa 3mila metri cubi. Nella notte sono stati una trentina gli interventi dei vigili del fuoco e dei volontari dei distaccamenti locali nel Bellunese. Allevamenti devastati ed emergenza ambientale, arriva il prefetto per il granchio blu Nel versante veneto è stata colpita soprattutto la zona del Comelico. A Sopalù, nel comune di Comelico Superiore, 20 persone sono rimaste isolate per circa 4 ore. Per la giornata di oggi la Protezione civile ha diramato l’allerta gialla per temporali su Lombardia (Bassa pianura centro-occidentale, Alta pianura orientale, Pianura centrale, Laghi e Prealpi orientali, Appennino pavese, Bassa pianura orientale, Bassa pianura centro-orientale, Bassa pianura occidentale, Nodo Idraulico di Milano) e Piemonte (Pianura Torinese e Colline, Pianura Cuneese, Belbo e Bormida, Valle Tanaro, Pianura settentrionale) e Alto Adige dove c’è anche il rischio idrogeologico. Per il pomeriggio-sera di oggi la Protezione civile dell’Emilia-Romagna prevede «temporali di forte intensità con possibili effetti e danni associati» sui settori centro-orientali della regione.
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