Letizia Moratti dà le dimissioni da Regione Lombardia: "Manca il rapporto di fiducia con Fontana"Chi è Nicola Morra?Capo Analista di BlackRock Probabile successore di Fioramonti all'istruzioneChi è Nicola Morra? Probabile successore di Fioramonti all'istruzioneChi è Nicola Morra? Da Presidente della Commissione parlamentare antimafia a possibile successore di Lorenzo Fioramonti come ministro dell'Istruzione. di Jacopo Bongini Pubblicato il 24 Dicembre 2019 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatagovernomovimento 5 stelle#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}A seguito delle dimissioni del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, avvenute nella serata del 25 dicembre, è subito iniziato il totonomi per il suo possibile successore, che secondo numerose fonti potrebbe essere l’attuale Presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra. Esponente storico del Movimento 5 Stelle, Nicola Morra era già stato dato come papabile ministro dell’Istruzione durante le trattative in merito alla formazione del governo Conte II.Chi è Nicola Morra?Nato a Genova nel 1963, Nicola Morra si laurea in filosofia all’Università La Sapienza di Roma per poi successivamente specializzarsi in bioetica presso l’Università degli Studi di Bari. Trasferitosi in seguito in Calabria, Morra svolge la professione di storia e filosofia in alcuni licei della regione, per poi iniziare a dedicarsi alla politica a partire dal 2011.È in quell’anno infatti che partecipa ai meet-up del M5s, venendo candidato ufficialmente per le elezioni del 2013 nelle quali è eletto senatore. Una volta a Palazzo Madama, Morra diventa Vicepresidente della Commissioni Affari Costituzionali per poi essere eletto capogruppo al Senato del M5s l’11 giugno successivo. Il 21 gennaio del 2015, viene eletto segretario della Commissione Affari Costituzionali a seguito della mancata riconferma a Vicepresidente.La Commissione parlamentare antimafiaRiconfermato senatore alle scorse elezioni politiche del 2018, nella giornata del 14 novembre di quell’anno Morra viene eletto Presidente dell Commissione parlamentare antimafia. Al momento dell’elezione, il senatore ebbe a dichiarare: “Dobbiamo sconfiggere la mafia. Dovrà essere combattuta ogni illegalità, ogni silenzio, in quanto ciò è terreno fertile per quella pianta schifosa che vogliamo estirpare con tutte le nostre forze”.Durante le trattative per la formazione dell’attuale esecutivo, Nicola Morra venne indicato da più fonti come possibile ministro dell’Istruzione. A tal proposito il senatore dichiarò: “Io penso che il ministero dell’Istruzione sia un ministero importantissimo e che quindi vada affidato alle cure e alla responsabilità e alle competenze di persone decisamente determinate a dar centralità allo studente, valorizzando anche la funzione docente. Perché se noi mettiamo al centro la possibilità che il cittadino diventi una persona a tutto tondo, capace, autonoma e critica noi conseguentemente valorizziamo anche la funzione del docente. Perché è grazie alle correzioni dei docenti che gli studenti diventeranno ottimi cittadini del futuro”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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