Papa Francesco rinuncia a leggere l'omelia nella domenica delle Palme: ecco i motivi

2024-12-15

Edoardo Galli, il racconto dell'avvistamento del giovane a Quarto Grado"Destinazione Altrove - Lascrittura come esplorazione di mondi senza tempo",criptovalute è il titolodella nuova sezione speciale permanente inserita nell'ambito delPremio letterario internazionale Città di Castello giunto alla18/a edizione, rivolta alle persone recluse nelle carceriitaliane.     Sono state iscritte opere (tra poesie e racconti brevi)provenienti da 22 istituti penitenziari. Il progetto rientra trale iniziative di collaborazione per favorire la promozione umanae culturale dei soggetti reclusi previste dal protocollod'intesa siglato il 28 marzo 2024 da Dipartimentodell'amministrazione penitenziaria, l'associazione culturale"Tracciati Virtuali" e la società Dante Alighieri.     Subito dopo la conclusione di questa prima edizione dellasezione speciale - la prima in Italia secondo i promotori -saranno promosse iniziative all'interno degli istitutipenitenziari, come incontri con gli autori e corsi di scritturacreativa.     "Si tratta di un'iniziativa di notevolissimo rilievo - hacommentato in video-collegamento il direttore del Dap GiovanniRusso, nel corso della conferenza stampa a Città di Castello -perché la cultura in generale è uno degli strumenti più efficaciper far acquisire alla persona detenuta i valori che sono allabase della convivenza civile. La scrittura, in particolare,anche nelle sue espressioni creative come quelle che la sezionespeciale del concorso intende valorizzare, offre l'opportunitàalla persona che vive un'esperienza detentiva di rielaborare leproprie esperienze, di assumersi la responsabilità dei proprierrori e di individuare nuovi percorsi di vita".     Il senatore Walter Verini, segretario della commissioneGiustizia del Senato, che ha rivestito un ruolo preminente nellaideazione di questa sezione speciale, ha affermato che"l'emergenza carceri è drammatica" e "umanizzare il trattamentopenitenziario è un fatto di civiltà e di sicurezza: chi, dopo lapena, esce rieducato, statisticamente non torna più adelinquere. L'iniziativa del Premio letterario Città di Castello- ha concluso Verini - è un esempio di grande valore, uncontributo di speranza per persone che hanno sbagliato, chescontano una pena, che hanno la speranza di poter tornare, anchegrazie alla cultura, a vivere una vita sociale".     "La sezione speciale - spiega il Comune - ha infatti comeobiettivo quello di sollecitare, tramite la scrittura, lepersone in esecuzione pena a dar voce ai propri sentimenti, alleproprie riflessioni sul prima, durante e dopo il periodo direclusione, coinvolgendo la società civile con eventi disensibilizzazione sul mondo carcerario". Con questo progetto itre soggetti promotori "intendono contribuire alla crescitaculturale delle persone recluse e al loro più completorecupero".     "Le istituzioni, a cominciare dal Comune, hanno fin da subitosostenuto questa straordinaria proposta culturale e sociale, chesi fonda sul rispetto della dignità umana e sui valori racchiusinell'articolo 21 della nostra Costituzione, e continueranno conrinnovato entusiasmo e determinazione a sostenerla negli annicome protagonista nel panorama nazionale e internazionale",hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi e l'assessora allaCultura Michela Botteghi. "Sapere oggi che molte persone hannopartecipato al premio inviando elaborati - hanno conclusosindaco ed assessore - è davvero una notizia di grandissimaciviltà e umanità che apre scenari nuovi e prospettive disperanza".     Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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