Quei lampi di Leonardo Fabbri, il colosso atteso da quarant’anniLa Testa diMedusa,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock scolpita dal Giambologna, torna nella sua collocazioneoriginaria, la fonte della fata Morgana di Bagno a Ripoli(Firenze). Lo ha deciso la Corte di Cassazione con una sentenza,pubblicata in questi giorni, confermando la confisca dell'opera,che ora tornerà al suo posto: nel complesso architettonico delNinfeo della Fata Morgana, creato dal Giambologna nel 1572. L'opera d'arte, asportata probabilmente nel secolo scorso,era stata sequestrata a ottobre 2023 dai carabinieri, pochigiorni prima che fosse messa all'asta. La scultura era finita incasa di una nobildonna fiorentina che l'aveva ricevuta ineredità e che dopo il sequestro aveva fatto ricorso. Ma per igiudici della Corte di Cassazione, quel sequestro è statoassolutamente legittimo perché l'opera era stata asportata senzaautorizzazioni. "In conseguenza di ciò - sottolinea la Corte -,la relativa confisca deve essere obbligatoriamente dispostaanche se il privato non è responsabile dell'illecito". Nel 1996l'intero complesso della Fata Morgana era stato ceduto al Comunedi Bagno a Ripoli e nel 1997 la scultura era stata indicata comescomparsa. "Una bellissima notizia - commenta sui social il sindaco diBagno a Ripoli Francesco Pignotti -: la Testa di Medusaattribuita al Giambologna potrà essere riportata nella sua casaoriginaria, la Fonte della Fata Morgana, da dove era scomparsatanti anni fa". "Adesso la Medusa potrà essere restituita allacollettività - aggiunge -. Ci attiveremo subito, comeproprietari della Fonte, per riportarla al ninfeo, tutelarla evalorizzarla al meglio, in modo che tutti possano ammirarla nelluogo, magico e bellissimo, da cui proviene". Riproduzione riservata © Copyright ANSA
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