Giulio Regeni, spunta un documentario egiziano che tenta di screditarlo alla vigilia dell'udienzaGuerra Ucraina: Auchan,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella Decathlon e Leroy Merlin restano in Russia. Kuleba ch...Guerra Ucraina: Auchan, Decathlon e Leroy Merlin restano in Russia. Kuleba chiede il boicottaggioIl ministro degli Esteri ucraino Kuleba attraverso un post su Twitter ha invitato le persone a boicottare tre note aziende. Quali sono. di Valentina Mericio Pubblicato il 27 Marzo 2022 alle 11:14 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatarussiaucraina#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Da quando è scoppiato il conflitto in Ucraina sono moltissime le aziende che hanno abbandonato la Russia. Secondo quanto emerge da un monitoraggio stilato dall’Università di Yale sarebbero circa 450. Eppure c’è chi tra le realtà della grande distribuzione organizzata, ma non solo, ha scelto di restare: si tratta in particolare delle francesi Auchan, Leroy Merlin e Decathlon. Di quest’ultime il ministro degli Esteri Kuleba ha chiesto il boicottaggio.By refusing to end business activities in Russia, Auchan Holding makes a conscious choice to further sponsor Russian atrocities in Ukraine and make blood profits. I call on all customers and partners around the globe to boycott @AUCHAN_France @alcampo @Leroymerlinfr @Decathlon pic.twitter.com/yLnzFajMlu— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) March 26, 2022Tre grandi aziende sono restate in Russia: l’Ucraina chiede il boicottaggioIl ministro Kuleba attraverso un tweet condiviso il 26 marzo, rivolgendosi in particolare al gruppo Auchan, ha lanciato a clienti e partner un chiaro e inequivocabile messaggio ossia quello di non sostenere chi “fa profitti con il sangue”: “Rifiutando di porre fine alle attività commerciali in Russia, Auchan Holding fa la scelta consapevole di sponsorizzare ulteriormente le atrocità russe in Ucraina e realizzare profitti di sangue. Invito tutti i clienti e partner in tutto il mondo a boicottare”Quali altre realtà non hanno ancora abbandonato Mosca?Oltre alle sopra citate aziende, altre realtà tra cui anche delle italiane sono rimaste a Mosca: tra queste si segnalano le cinesi Alibaba, Huawei, ma anche Xiaomi e Lenovo. Tra le italiane delle quali si segnala ancora la presenza Russia sono incluse Unicredit o ancora Pirelli. Quest’ultima ha cambiato nelle ultime settimane partnership passando da Rostec, oligarca vicino a Putin a Niir. Infine Barilla ha mantenuto la sua produzione limitatamente ad un mercato locale. L’azienda ai microfoni di just food ha affermato: “La situazione attuale è che abbiamo una produzione locale per il mercato locale”.LEGGI ANCHE: Guerra Ucraina, la Russia è sempre più isolata. Quali aziende bloccano le attivitàArticoli correlatiinEsteriUsa, la tempesta Debby causa danni e inondazioni: cittadini camminano nell'acqua altainEsteriIn Spagna oltre 150 persone impegnate nella lotta contro un vasto incendioinEsteriScossa di terremoto di magnitudo 5.2 avvertita nel sud della CaliforniainEsteriCrolla hotel in Germania: un morto e otto dispersi tra le macerieinEsteriGuerra in Medio Oriente, Sinwar nuovo capo di Hamas: "Sta a lui decidere sulla tregua a Gaza"inEsteriGuerra Russia-Ucraina, i militari di Kiev colpiscono Kurtz: 5 civili morti
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