Da sorpresa a certezza, la nuova dimensione di Jasmine PaoliniAll'ultima stoccata. Al Grand Palais,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock dove in un infinita eco di quello che succedein tutti gli impianti gli spettatori volevano intonare laMarsigliese, risuonano invece le note dell'inno di Mameli. AParigi sventola alto il tricolore, ma è quello bianco, rosso everde. Quello francese è un po' più sotto, nello spazioriservato all'argento. La spada dell'Italia femminile diventa tutta d'oro. Nelmeraviglioso impianto, a pochi metri dagli Champs-Elysées e conla Torre Eiffel a cinque cerchi sullo sfondo, Alberta Santuccio,Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi e Mara Navarria hanno fatto unamagia, trasformando il boato continuo degli ottomila spettatoripadroni di casa in un silenzio assordante. 30-29 all'overtime(il minuto supplementare) con l'ultima, meravigliosa stoccata diSantuccio. E' il risultato di una finale che, all'ora di cena diuna caldissima sera d'estate, fa gioire l'Italia. Il medagliere azzurro, sempre più luccicante, è salito a undicimedaglie: tre ori, quattro argenti e quattro bronzi. Nella parteiniziale della giornata, le azzurre testa di serie numero 1 deltabellone a 8, avevano strapazzato prima per 39-26 l'Egitto epoi 45-24 la Cina (poi sconfitta dalla Polonia nella finale peril bronzo). Nella finalissima, dopo il buon inizio di Santuccio(3-2) sono stati il secondo e il terzo assalto a spingere lefrancesi sul primo consistente vantaggio (9-5). A quel punto,quindi, il ct azzurro Dario Chiadò ha provato a mischiare lecarte, inserendo la riserva Navarria al posto di Fiamingo cheaveva chiuso sullo 0-3 la sua frazione contro Coraline Vitalis:una decisione decisiva. E' stata prima Rizzi, con un settimoassalto da 5-2 contro la stessa Coralis, a riportare le azzurrevicine alle transalpine (21-20). Ma poi il capolavoro diNavarria ha dato pienamente ragione alla scelta di Chiadò,chiudendo l'ottavo assalto in vantaggio sul 24-23. Nel nono e spettacolare ultimo assalto, pedana per Santuccio eAuriane Mallo-Breton: nel frastuono del Gran Palais la franceseha riportato la sua squadra sul 29-28, ma Santuccio hadimostrato di essere una vera campionessa, pareggiando prima a13 secondi dallo scadere e mettendo poi nell'overtime lastoccata che fa la storia e che ha fatto esplodere la gioiadelle azzurre, abbracciate anche dal presidente del Coni,Giovanni Malagò. Per le francesi tante lacrime amare e,comunque, applausi, almeno fino a quando in tanti hanno lasciatol'impianto nel cuore di Parigi senza assistere alla premiazione. Troppo triste perdere così un oro. Troppo bello vincere un oroin questa maniera. Nella spedizione a cinque cerchi la scherma italiana ha finoravinto anche un argento con Filippo Macchi nel fioretto e unbronzo con Luigi Samele nella sciabola. Ci sono altre cinqueprove a squadre che potrebbero rendere tutto ancora piùsplendente. Ma di sicuro l'oro delle ragazze con la spada ha unsapore ancor più dolce, perché messo al collo all'ultimosecondo, e per giunta in trasferta, quasi a vendicare imaledetti rigori dei quarti di finale del Mondiale di calcio del1998, poi vinto dalla squadra capitanata da Zinedine Zidane. D'altronde, un Francia-Italia, nello sport, ma non solo, nonpotrà mai essere banale. Il golden gol di Trezeguet all'Europeodi calcio del 2000, poi nel Mondiale del 2006 la testata diZidane a Materazzi e il cielo azzurro sopra Berlino nel mondialedel 2006. Molti anni prima, nel 1950, al Tour de Francel'assalto a Gino Bartali sul Col d'Aspin. Ma soprattutto, perchéqueste sono le Olimpiadi, una lunghissima rivalità sulle pedanedella scherma, spesso teatro di stoccate, in punta di fioretto,di spada o di sciabole, ma anche verbali. Questa volta, qui alGran Palais, ha vinto l'Italia. Chapeau. Riproduzione riservata © Copyright ANSA
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