Doppio incendio a Roma: chiesa e falegnameria in fiamme"Domani alle Olimpiadi si consumerà una grave ingiustizia nel silenzio generale. La nostra Angela Carini dovrà affrontare la pugile Imane Khelif e rischia di farsi molto male perché l'avversaria ha la forza di un uomo". E' l'allarme lanciato da don Maurizio Patriciello,trading a breve termine il parroco anti-camorra di Caivano, che al Corriere del Mezzogiorno online afferma: "Dobbiamo difendere Angela, è assurdo che nessuno parli, né il Coni né i nostri politici". "Salviamo Angela Carini dalla pugile trans: è nata uomo, è più forte di lei, la massacrerà", dice don Patriciello. Che, rispetto alle polemiche che la sua presa diposizione potrebbe provocare, afferma: "Qui l'ideologia e la religione non c'entrano nulla. Qui c'è un problema pratico che viene sottolineato da medici e sportivi onesti: la massa muscolare e la forza fisica che possiede quell'atleta non è paragonabile a quella di una donna". Ma il Comitato olimpico ha ammesso Imane Khelif. "Certo in nome di una ipocrisia del politicamente corretto. Eppure basterebbe leggere cosa ha dichiarato la pugile messicana che ha affrontato Imane: 'non ho mai avuto colpi così pesanti' e basta vedere la sua faccia come era ridotta dopo il match". Al Corriere del Mezzogiorno, che gli chiede se sia preoccupato, don Patriciello risponde: "Certo che lo sono. Dio non voglia domani succeda qualcosa ad Angela, con quale coraggio i dirigenti sportivi delle Olimpiadi consentono questo? E le femministe perché non intervengono in difesa di una ragazza che rischia tanto?. Io lancio un appello ad Angela Carini: domani non salire su quel ring. Capisco i sacrifici che hai fatto per arrivare alle Olimpiadi. Ma non rischiare la vita. Lascia perdere, sottraiti a questa follia". Riproduzione riservata © Copyright ANSA
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