Uffizi, il direttore al Louvre: «Niente quadri di Leonardo, anche la Gioconda non si muove»

2024-12-23

Ortopedia, il dottor Bucci primario da ottobre - ilBustese.it(dell'inviato Alessandro Castellani) Nel giorno della primamedaglia d'oro del Guatemala nella storia delle Olimpiadi,Professore Campanellaarriva un altro argento per l'Italia. Lo conquista Silvana MariaStanco, azzurra nata in Svizzera perché suo padre Donato dopo ilterremoto in Irpinia perse tutto e fu costretto ad emigrare. Lìè nata, a Winterthur, Silvana Maria che adesso piange di gioianelle braccia della sorella Cristina, per quella medaglia così alungo inseguita e finalmente ottenuta. Ha riscattato l'amaradelusione del 2016, quando fu lei a conquistare la cartaolimpica per l'Italia ma poi per i Giochi di Rio l'allora ctAlbano Pera le preferì Jessica Rossi. Che c'era anche oggi, manon è andata al di là del nono posto.     Ma Rio 2016 fa pensare anche alla vincitrice di oggi, la29enne guatemalteca Adriana Ruano Oliva, la 'tiratrice di Dio'in quanto religiosissima, praticamente una versione al femminiledi Giovanni Pellielo. All'Olimpiade carioca c'era anche lei, neipanni di assistente al settore tiro del comitato organizzatore.    Chissà che effetto le ha fatto passare dal ruolo di volontaria aquello di campionessa olimpica, lei che nel frattempo hagareggiato a Tokyo piazzandosi 26/a. Quest'anno, invece, inCoppa del mondo a Lonato del Garda è stata 21/a. Questo per direche veniva considerata, a dir tanto, una outsider e invece hacompiuto l'impresa della vita perché, come ammette anche laStanco, "Adriana era imbattibile". A spronare questa ex ginnastacostretta a lasciare lo sport preferito per un grave infortunioè stato anche il risultato ottenuto ieri, il bronzo, dalconnazionale Jean Pierre Brol Cardenas nella gara maschile. Leiha fatto decisamente meglio, anzi il massimo.     La Stanco, invece, è andata avanti con il proprio passo, nonperdendo mai la concentrazione, che è il suo segreto, anchequando ha sbagliato il terzo piattello della seconda serie el'ultimo della terza, mentre era in piena lotta conl'australiana Smith (alla fine bronzo) e la spagnola MolneMagrina per i piazzamenti immediatamente dietroall'irraggiungibile tiratrice del Centroamerica. Non sarà stataperfetta Silvana Maria, ma oggi, fin dall'ultima fase dellequalificazioni, si è capito che era in giornata e nella finale asei non ha fatto altro che confermarsi, rimanendo fredda quandole altre cominciavano a sbagliare. E così è stato argento,"un'emozione veramente unica, una cosa fuori dal normale. Ancoranon capisco bene cosa ho fatto, comunque posso dire che holottato su ogni piattello, poi quando siamo rimaste in tre e hocapito che avrei preso una medaglia mi sono 'scaricata'moltissimo anche se volevo ancora combattere". E' un secondoposto che per l'azzurra è anche una rivincita sulla finale diTokyo: "Fui quinta - ricorda - e rimasi molto delusa. Mi dissiche non potevo rimanere così, e che dovevo lavorare su mestessa. L'ho fatto tanto, anche a livello mentale". La dedica èper la famiglia, in particolare il padre Donato che l'hainiziata al tiro, e "per l'Italia, perché noi veniamo da unacultura del tiro molto importante e ora ho l'onore di aggiungereuna medaglia a un palmares impressionante". Ma c'è un po'd'Italia anche nell'oro di Ruano Oliva, che prima dei Giochi hatrascorso un lungo periodo di allenamenti nel Tav GiorgioRosatti a Ponso, provincia di Padova. E ora ha promesso ditornare per fare festa anche lì.     Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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