Freedom Convoy Europe, cos'è la protesta dei camionisti che vuole arrivare a Bruxelles

2024-12-24

David Sassoli ricoverato per una “grave complicanza” al sistema immunitarioLe immagini sono chiare e drammatiche. Si vede una Fiat 500 rossa che svolta in contromano via Don Primo Mazzolari. L'auto affianca una Smart e una Volkswagen Golf grigia. Nella seconda vettura ci sono i rivali,criptovalute nella prima c'è Caterina Ciurleo - 81 anni - e un'amica.Dalla Fiat 500 partono dei colpi di pistola. L'obiettivo era centrare la Golf. Invece il bersaglio involontario è la Smart. Caterina Ciurleo viene trafitta da almeno un proiettile vagante che le perfora il polmone. L'amica ferma la Smart, ma la tragedia è ormai inarrestabile. Ciurleo è deceduta nella mattinata di venerdì 24 maggio al policlinico di Tor Vergata dove era stata ricoverata in condizioni disperate.Chi ha ucciso Caterina CiurleoDopo due mesi di indagine la polizia e la procura di Roma hanno arrestato due ragazzi accusati dell'omicidio della signora Ciurleo. Si tratta di Adrian Ionita, un ventiquattrenne di origini rumene, e di Mirko Infante Guidoum, un ventitreenne di origini peruviane. I due avrebbero sparato al culmine di una faida con una banda rivale. Questione di droga, di debiti, e controllo del territorio.Ieri, Ionita e Infante, sono stati arrestati dagli agenti della squadra mobile, con l’accusa di concorso in omicidio volontario. L'indagine coordinata dal pm Carlo Villani, aveva portato all'identificazione prima di un sospettato, poi rilasciato, e poi dei due arrestati, che poco prima erano stati sentiti litigare nel cortile di un comprensorio di case popolari. Entrambi erano stati fermati, rilasciati nelle ore successive al delitto. La pistola era stata trovata in un terreno vicino a Villaggio Falcone. L'arma era stata rubata nel corso di un furto in appartamento, come spesso capita a Roma.Il video dell'omicidioCom'è morta Caterina CiurleoCiurleo nel pomeriggio di quel giorno, si è trovata per caso lì. Era all'interno dell'automobile di una sua amica, stavano tornando a casa. A ucciderle è stato quel proiettile calibro 9 esploso dagli occupanti di una Fiat 500 rossa che si era affiancata, percorrendo un tratto della carreggiata contromano, alla macchina sulla quale viaggiava la vittima.L'attività investigativa condotta dalla squadra mobile aveva da subito fatto emergere che la vittima non era il reale bersaglio dell'agguato e che a ucciderla fu un proiettile vagante, in quanto i colpi, almeno 5 calibro 9, erano stati esplosi in direzione di un'altra macchina che si trovava sulla stessa carreggiata percorsa dalla Smart. Ricostruita compiutamente la dinamica grazie anche all'acquisizione e all'analisi di svariate ore di sistemi di videosorveglianza della zona, è stato possibile raccogliere gravi indizi in merito alla commissione dell'omicidio da parte dei presunti autori, individuati in Adrian Ionita e Mirko Infante Guidoum. La lite prima degli spariLe indagini nel frattempo proseguono. Gli investigatori infatti stanno lavorando anche sull'antefatto, una lite avvenuta in via Alberto Luthuli, vicino al luogo dell'omicidio, con minacce e aggressioni. In quella zona ci sarebbe una piazza di spaccio gestita da chi controlla il territorio, proprio a pochi chilometri da Tor Bella Monaca, il supermercato della droga di Roma.Secondo quanto emerso, un capo piazza sarebbe stato affrontato da alcuni ragazzi a bordo della Golf. A quel punto sarebbe partita la vendetta con la drammatica sequenza finale ripresa dall'impianto di videosorveglianza del centro commerciale lì vicino. Immagini determinanti per le indagini.

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