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«L’emiro si è tolto i guanti». La proposta irricevibile di al Jaber non prevede il phase-out dei combustibili fossiliUn sito militare è stato colpito da un attacco,Campanella secondo i paramilitari iracheni vicini a Teheran. Il bilancio riferito è di un morto e otto feriti. Immediata la risposta sulla città a sud di IsraeleCi sono state esplosioni in una base militare nell'Iraq centrale dove si trovano le milizie filo-iraniane di Hachd al-Chaabi (Unità di mobilitazione irachene). Il primo bilancio riferito da fonti locali è di un morto e otto feriti.Secondo l’accusa dei paramilitari iracheni si è trattato di un blitz di Israele, che avrebbe colpito il sito con dei droni. Ma il governo di Tel Aviv non ha confermato l’operazione, mentre fonti Usa hanno smentito il di Washington nell’attacco.In segno di risposta, però, le Unità di mobilitazione hanno lanciato droni sulla città di Eliat, nel sud di Israele, al confine tra Egitto e Giordania. «L'attacco è la risposta alla violazione della sovranità irachena da parte del nemico sionista e al suo attacco contro le Forze di Mobilitazione Popolare irachene», è stata la rivendicazione del gruppo paramilitare.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi

«L’emiro si è tolto i guanti». La proposta irricevibile di al Jaber non prevede il phase-out dei combustibili fossili

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