Professioni sanitarie senza titolo, via libera in manovraIl californiano ha vinto due major in stagione (Pga e Thecriptovalute Open), il texano solo uno (il Masters) ma anche altri 5 tornei. Chi è il più forte del 2024? Decideranno i Giochi... Matteo Dore Giornalista 23 luglio 2024 (modifica alle 07:51) - MILANO Due mesi fa era quello che vinceva poco e soprattutto perdeva i major, ora è il golfista dell’anno, il più in forma, il favorito per l’Olimpiade di Parigi... in una sola parola, il migliore. Oggi è Alessandro il Grande. Xander Schauffele è un americano di origini franco/tedesche per parte di padre e taiwanesi/giapponesi per parte di madre. È nato a San Diego in California, ha 30 anni, è simpatico e comunicativo come una barra d’acciaio, ma gioca come un dio ed è questo che conta. Domenica ha vinto la 152ª edizione dell’Open Championship al Royal Troon in Scozia dopo quattro giornate di vento e pioggia, di drive precisi e di putt imbucati da ogni posizione. Con il suo -9 totale ha tenuto a due colpi di distanza Justin Rose e Billy Horschel. Quando gli hanno consegnato la Claret Jug ha fatto quasi fatica a sorridere, ma lui è così, prendere o lasciare. Nella sua vita importa solo il golf, il resto sono distrazioni. Un esempio? Quando qualche giorno fa il Team Usa ha scelto Keegan Bradley come capitano per la prossima Ryder Cup, lui ha avanzato una sola richiesta: «Spero che ci eviti tutto ciò che non è necessario fare: per esempio scattare foto vestiti di tutto punto, oppure andare a quelle cene di rappresentanza. Ora ne facciamo due o tre, secondo me ne basta una». Capito? Fare una foto e mangiare con gli altri della squadra è un problema… Del resto il suo migliore amico è Patrick Cantlay, quello che in Ryder non si mette il cappellino perché non viene pagato. E a Roma Schauffele è stato il primo a toglierselo nell’ultima giornata come segno di solidarietà per il compagno fischiato dal pubblico. Anche il suo posto in squadra era rimasto in dubbio fino all’ultimo perché non aveva raggiunto un accordo con la Pga americana sui benefit che chiedeva per partecipare. Una storia raccontata direttamente da suo padre Stefan che lo segue ovunque e domenica è stato il primo ad abbracciarlo appena fuori dal green. la doppietta— Schauffele quest’anno ha vinto due major. Il Pga Championship a maggio e appunto The Open la settimana scorsa. Era dal 2018 che nessuno faceva una doppietta stagionale. l’ultimo era stato Brooks Koepka. Ed è così cominciato il dibattuto su chi sia il miglior golfista del 2024. Prima di domenica a Troon, non c’era discussione: tutti concordavano su Scottie Scheffler, capace di vincere il Masters e altri cinque tornei, tutti importantissimi, da The Players al Memorial. Però ormai il golf sembra diventare sempre più un mondo in cui contano solo i majors e vincerne due cancella qualsiasi altra impresa. E allora meglio Scheffler o meglio Schauffele? A dirimere la questione potrebbe essere un torneo privo di tradizione, giocato due volte a inizio del secolo scorso e poi ripreso nel 2016 e rifatto solo nel 2021: l’Olimpiade. caccia all'oro— Schauffele è il campione in carica, ha vinto l’oro a Tokyo tre anni fa. Quest’anno a Parigi arriva ovviamente da favorito, si giocherà da giovedì 1 a domenica 4 agosto (le donne saranno impegnate la settimana dopo, dal 7 al 10). È un torneo atipico, senza taglio, con il field limitato a 60 giocatori, contingentati per nazioni. Ci saranno quattro americani, poi massimo due per gli altri Paesi. Gli statunitensi sono Scheffler e Schauffele più Wyndham Clark e Collin Morikawa. Sono rispettivamente il numero 1, 2, 5 e 6 dell’attuale classifica mondiale e anche se l’Olimpiade non ha tradizione per il golf è evidente che una medaglia vale moltissimo e conterà sempre di più andando avanti nel tempo. Perché è vero che i majors non hanno paragoni, ma avete presente quello che è successo con il tennis da quando è tornato all’Olimpiade negli anni 80? All’inizio poco considerati, i Giochi sono diventati sempre più centrali nella stagione dei giocatori. Anche nel golf, dopo le prime due edizioni caratterizzate da molte defezioni, quest’anno nessuno si è tirato indietro. I big qualificati ci saranno tutti. le speranze italiane— A Parigi andranno anche tre italiani, due nel torneo maschile più Alessandra Fanali in quello femminile. I due azzurri sono Matteo Manassero e Guido Migliozzi. Che speranze hanno? Sulla carta poche, ma il golf è imprevedibile e la formula del torneo facilita le sorprese perché se possono partecipare solo due atleti per Paese, a parte gli Usa che ne hanno quattro per meriti agonistici, è evidente che tanti buoni giocatori sono dovuti rimanere a casa. Solo per fare un gioco abbiamo provato a cancellare dal leaderboard dell’Open tutti quelli che non saranno a Parigi: Manassero e Migliozzi, che in Scozia sono arrivati insieme al 31° posto, accettando questa simulazione sarebbero saliti al 15° posto. Ok, è un divertimento, non vuole dire niente, però è chiaro che all’Olimpiade ci sarà meno concorrenza e quindi sognare non è vietato. Poi certo, se Schauffele dovesse giocare come ha fatto al Royal Troon, i discorsi sarebbero chiusi in partenza. Anche per Scheffler e per chi vuole scegliere il miglior golfista del 2024. Golf: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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