Picchia la compagna incinta, arrestato un 30enne a ModenaMarcello Marchesi (Milano 1912 – Cabras 1978) è il più grande umorista e battutista italiano. Il malloppo,ETF prima edizione 1971, di cui Umberto Eco fu l’editor, è un capolavoro della letteratura italiana. Se ne parlerà al Salone di Torino l’11maggio Marcello Marchesi, quel gran genio del “dottor Divago” all’ Auditorium, Centro Congressi con Luca Bianchini, Luciana Littizzetto, Massimo Marchesi, Gianni Morandi e Giacomo Papi. Il malloppo e Il dottor Divago, riediti per l’occasione dalla Nave di Teseo, riceveranno il Premio Internazionale di Satira Politica di Forte dei Marmi a settembreQuesto articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani e in edicola.......................................................................... ci trovi vivi. In un mondo così bisogna essere così. I sogni non perdonano. Non c’è tre senza due. Date i peli superflui ai poveri. Il sesso è sporco? Basta lavarlo. La Giustizia deve avere il suo corso come Garibaldi. Le svedesi sono meglio dei fiammiferi. Come è lontano Marotta! Anche i nani sono stati bambini. Solo una vita sbagliata è interessante. Sparatevi Breda.Quando nacqui in casa non c’era nessuno. Mio padre era al bar e mia madre in fabbrica. Il mio primo soprannome fu «Bustapaga». Mia madre la stava ritirando quando si inginocchiò. Il cassiere, i ragionieri l’aiutarono senza fare in tempo a togliersi le mezze maniche. La sirena che annunciava l’altro turno coprì il mio primo vagito. Mia madre quando mi vide disse: «Questo non è mio figlio. Non lo voglio». A modo suo mi voleva bene. Quanti ricordi! Se chiudo gli occhi mi addormento. Per forza, non mi danno mai un caffè. Caffè Kag! Bevetene quanto volete e anche di più. La donna è mobile. Mescafè è solubile. Voltaire era spiritoso perché beveva caffè. Uno stimolante liquido convenzionale. Cosa avrebbe inventato Leonardo dopo un espresso ristretto? Con la simpamina sarebbe arrivato subito alla bomba atomica. Ludovico l’avrebbe adoperata. E adesso noi qui neanche c’eravamo. Come erano belle le tette della Patria sotto il monumento a Cavour! Meglio ancora di quelle della Giustizia. CulturaWalter Siti, trent’anni di paura e di vuotoIo però ero innamorato della Libertà! Che culo! Di marmo. Dice: chi siamo? Siamo i superstiti di turno del massacro continuo. Non vi scaccolate in taxi, l’autista ha il retrovisore. Franco ha graziato i baschi. Non bisogna essere grati a chi cessa di essere ingiusto. Bocciate, bocciate un po’ di figli del popolo. Che rimanga qualche idraulico. Basta fare un papa negro e si sistema tutto. Mi ricordo che «fu portata in tavola una grande torta ripiena. Piantata sulla torta c’era una bandierina per indicare la fetta senza ripieno destinata alla donna di servizio». Oggi alle 21 sciopero contro il terremoto. Chi fa da sé fatica il doppio. I testicoli del toro vanno mangiati sul posto. Se il toro ci sta. Il Governatore della Banca d’Italia ha fatto la sua relazione ed ha concluso: «Non c’è che sperare nell’oroscopo». Il cane mi guarda. Rispettate i cani. Aiuole al guinzaglio. Poveraccio è vecchio. Puzza. Più di me. Sono contento di puzzare. Allegria. Tafeguard lo manda via. Non è vero che tutti i vecchi sono rompicoglioni. Io, per esempio, sì. Quando la dissacrazione è a portata di stupido, bisogna dissacrare lo stupido. CulturaIl «battutista». La vita di Marcello Marchesi tra un moto di spirito e l’altroEcco l’infermiera. Dio, fa’ che scioperi prima che mi faccia il clistere. «Clisteromane cinquantenne desidera trovare persona stessi gusti per eventuale incontro». Mi sono accorto di essere troppo gentile per il mio carattere. Tutto è relativo. Chi sa quante mamme mongole piangono perché hanno un figlio europeoide! Bisogna dare una vita di lavoro ai subnormali. Si possono non pagare. Sua Santità è una Grande Parlatrice. Abolita la penombra nei night club greci. Se non riuscite a fare la cacca comperatela bella e fatta. Fero, fers, tuli, latum, férnet... O no? Chi apre le inchieste le chiuda. Quelli che si alzano presto sono un po’ tutti parenti. «Minaccia di gettarsi dal Colosseo se non gli sparano». I poveri non hanno spiccioli hanno solo pochi soldi. Il girello dei bambini bisogna tenerlo da parte per quando si è vecchi, che si cade sempre. Cosa parte prima in una bomba?Quello che l’ha messa. Anche le formiche, nel loro piccolo, si incazzano. «Chi segue la moda, non segue Gesù». Barnard annuncia un trapianto di intestino: la cosa comincia a puzzare. Con le tasse pago l’agente che mi dà in testa lo sfollagente? Non sprecate il vostro suicidio, ammazzate prima qualcuno che vi è odioso. Come mio padre. Non mi ha sorriso mai. Era avarissimo. Quando dava la mano porgeva solo due dita. Sembrava il Papa in incognito. Al ristorante ordinava sempre mezze porzioni. Mezza per lui, mezza per me e spizzicava sempre dalla mia. Mi faceva lavorare notte e giorno. Mi riposavo solo al momento delle iniezioni. Quando andavo a letto non mi addormentavo, svenivo. Alla mattina il gallo lo andavo a svegliare io. Non mi sono mai ammalato in un giorno di lavoro. C’era la domenica per questo. Quando si trovò il primo cioccolatino in fondo alle mutande mi chiamò: «Questo è il segnale» disse «ricordatelo». CulturaQuaderno proibito. Come i diari hanno attraversato la vita di Alba de CéspedesLavoratori di tutto il mondo unitevi. Ma durante le vacanze sparpagliatevi. Dai sogni che faccio capisco che sto andando a male. La lussuria non è più un lusso. «La pornografia è un genere letterario». La verginità un vizio assurdo. L’adulterio non è più un reato. È uno svago. Gli amici dei miei amici li sopporto. Solo quattro pomodori su dieci diventano pelati Girio. Gli altri sono buoni. “Baldrache” è una nuova profumazione di Guerlaine. L’importante è che la morte ci trovi vivi. L’uomo è nato per soffrire. Se non soffre, soffre. Donna è un soprannome.Giovanni, quando tornò dal Giappone, disse che la cosa più bella era che là il peccato non esisteva. «Per esempio, noleggi una macchina fotografica, vai in camera con una donna. Nuda. La fotografi come vuoi. Paghi. Le foto sono tue. Lei è contenta. Tu sei contento. Quello che ti ha noleggiato la Pornoroid è contento pure lui. Tutti contenti. In albergo, alla mattina, suoni il campanello, arriva una giapponese, magari non tanto bella, sempre donna però. Chiedi un massaggio e quella, o un’altra meglio di lei, ti fa il massaggio generale. Una cosa veramente zozza. Meravigliosa. Alla fine tu sei contento ed è contenta lei. Niente tuoni fulmini e saette. Non succede niente. Neanche quando vai a fare il bagno con le ragazze che ti lavano e ti insaponano tutto. Mette appetito. Alla sera ti senti così bene che ringrazi Dio di stare al mondo e prima di dormire lo preghi che ti dia tante giornate come quella». CulturaMichela Murgia: «Grazie, incauti potenti impotenti. Vedere un limite significa poterlo usare»Lutero ha fondato il protestantesimo perché non digeriva le ostie. Parole come formiche corrono su grandi fogli che ritornano bianchi dopo il loro passaggio. I simpatici invecchiano. Gli antipatici non muoiono mai. Certe volte mi dà fastidio come mi guardano i giovani. Come uno che non c’è. Come i tedeschi guardavano i civili. Attraverso. Ma nasceranno bene quelli che li guarderanno così e saranno loro stessi a metterli al mondo. E se i giovani di oggi fossero fessi? Può capitare, ogni tanto, una generazione di fessi. Poi, la prossima, intelligentissimi. Siamo cauti nei giudizi. Prima di dire che uno è stronzo bisogna leccarlo. Se sa di merda allora sì. Se no, si rischia una querela. Un poliziotto in fiamme illumina la notte. A che ora si svegliano i pesci? Se son rose sfioriranno. La colomba della pace ha preso la pillola. Scarafex, lucida gli scarafaggi. Casa pulita: scarafaggi risplendenti. Il matusa partousa ma non usa. La vecchia guarda ma non s’accende. Non ci libereremo mai dalla Liberazione.da Il malloppo, La nave di Teseo, 2024 © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMarcello Marchesi
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