Emiliano spinge per alleanza Pd-M5S: "Renzi via subito"Un suggestivo itinerario nella natura incontaminata lontani dal turismo di massa,BlackRock tra mare, fiumi e laguna. A piedi o in bicicletta Andrea Mattei Giornalista 21 giugno - 14:30 - MILANO Caorle Non c’è tassa di soggiorno che tenga, non ci sono biglietti d’ingresso o numero chiuso a funzionare da deterrente. Venezia è, come sempre, presa d’assalto, calli e campielli invasi da turisti d’ogni provenienza, pizzerie, bed and breakfast, negozi di souvenir da tutto esaurito. A San Zaccaria ti imbarchi allora sul Vaporetto 14, ti lasci alle spalle il caos di piazza San Marco in cerca di pace. Punta Sabbioni è l’approdo, l’inizio di un viaggio a passo lento in direzione ostinata e contraria dai soliti flussi del turismo di massa. Cavallino Treporti la quinta più visitata— Non che questa lingua di terra sospesa sull’acqua, una striscia verde a dividere il mare dalla Laguna, non sia meta scoperta dai vacanzieri di mezza Europa. Cavallino Treporti, questo piccolo comune di 13mila abitanti, è la quinta località più visitata d’Italia dopo, nell’ordine, Roma, Venezia, Milano e Firenze: arriva ad accogliere nelle sue strutture ricettive, campeggi per la gran parte, ogni anno più di 6 milioni di turisti, in prevalenza stranieri (tedeschi su tutti). E non bisogna spostarsi di tanto per continuare a viaggiare lungo questa classifica: sulla stessa fetta di terra, una penisola che oggi ricade sotto il Distretto Turistico Venezia Orientale, trovi infatti Jesolo, San Michele al Tagliamento (Bibione) e Caorle, rispettivamente settima, ottava e nona, piazzate addirittura davanti a Napoli, Riccione e Torino. Questi giorni di metà giugno segnano l’inizio della grande invasione di turisti, tre mesi estivi in cerca di mare, natura e vacanza “attiva”. Cavallino Treporti immersione totale— Ma basta volgere le spalle alla costa, allontanarsi dalle spiagge a perdita d’occhio, per scoprire un mondo di sentieri, antiche strade o itinerari ciclopedonali di nuova concezione dove incamminarsi zaino in spalla e godere di un’immersione totale in un ambiente selvaggio dominato dall’acqua. Nel cuore della Laguna, minuscoli insediamenti sopravvivono grazie al lavoro degli uomini che nei secoli hanno deviato il corso dei fiumi, il Piave e il Sile portati all’esterno per salvare qualche lembo di terra emersa in questo intreccio di valli da pesca dove si allevano anguille, spigole, orate e branzini sopra le quali volano aironi, gabbiani, garzette e cormorani e troneggiano i fenicotteri rosa. La Locanda Zanella di Treporti, piatti a base di pesce di laguna e di mare, è un posto unico fermo nel tempo dove gustare cicchetti in tutte le declinazioni, e assaggiare il fegato di seppia, un’autentica rarità. Si può camminare ancora nel cuore della Laguna fino a Lio Piccolo, una piazza circondata dall’acqua, una manciata di case intorno alla chiesetta dedicata a Santa Maria della Neve, paludi, canali, barene... Un luogo magico. Caorle, i Casoni alle foci— Superi il Piave, ti perdi nel verde di Eraclea, prosegui lungo la costa adriatica fino alle foci dei fiumi Livenza e Lemene, e scopri un piccolo gioiello medievale: a Caorle la street art è il motore di eventi e manifestazioni che colorano questo già variopinto borgo di mare. Lungo un anello di 8 km puoi camminare nel mondo primordiale dei Casoni, tirati su nei secoli col legno e le canne della Laguna e un ingegnoso sistema a impatto zero per renderli resistenti alle intemperie e... al tempo. Erano le case dei pescatori che qui si trasferivano da settembre fino a Pasqua per far scorte di pesce. Oggi per i caorlotti è sempre più difficile difendere da burocrazia e leggi arcaiche queste proprietà ereditate dagli avi. A Cason Grottolo le serate d’estate sono all’insegna della condivisione e del buon cibo, pesce appena pescato e vino bianco.Parti con un gruppo di sportivi come te, scopri i viaggi di Gazzetta Adventure e Tribala all'insegna dello sport e del divertimento nel mondo Bibione la ciclopedonale— La penisola a est di Venezia si chiude col corso del Tagliamento, il grande fiume dalla storia antica che oggi fa da confine tra Veneto e Friuli. Bibione si appoggia alle sue anse e, a piedi, ti allontani dall’infilata di hotel del centro e segui il lungomare fino al Faro che fa da vedetta alla foce del fiume: da qui partono i sentieri della riserva naturale e puoi poi raggiungere Porto Baseleghe dove riprendere la bellissima ciclopedonale del lungomare fino a una pausa alle celebri Terme di Bibione. Finito il lato di costa, merita concedersi una deviazione verso l’entroterra per scoprire il gioiello di Portogruaro adagiata sul corso del Lemene e perdersi tra i palazzi rinascimentali, i canali e i Mulini di Sant’Andrea, il Palazzo Municipale e la Villa Comunale, il Duomo col suo campanile pendente. Il lungoargine, infine, ti porta - rigorosamente a piedi - a Concordia Sagittaria, che fu colonia romana e che oggi conserva - oltre a monumenti di epoca medievale come il Battistero romanico-bizantino e l’adiacente torre campanaria - il basolato originario della Via Postumia, la mitica via consolare romana che univa Tirreno e Adriatico attraverso la Pianura Padana e che oggi è di nuovo percorribile. In cammino. Portogruaro Itinerari: tutte le notizie Active: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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