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2024-12-16

In fiamme un ex edificio militare a FrauenfeldLa decisione è arrivata ieri e gli azzurri della specialità esultano. A Innsbruck in Coppa del Mondo le medaglie di Bredice,ETF Cavina, Capovilla e Martin Simone Corbetta 27 giugno - 14:21 - ROMA Sonia Cipriani, Nadia Bredice, Chiara Cavina, Elisa Martin. Seduta Lucia Capovilla È ufficiale: il paraclimbing farà il suo esordio ai Giochi di Los Angeles 2028. Lo ha deciso ieri il consiglio direttivo dell’IPC su proposta del comitato organizzatore LA28. “L’inclusione del paraclimbing nel programma dei giochi paralimpici di Los Angeles rappresenta un passo epocale per il nostro sport. Permetterà al mondo di scoprire che non ci sono limiti per la pratica dell’arrampicata, uno sport tanto avvincente quanto inclusivo. Per tutti noi e per i nostri azzurri in particolare rappresenta un sogno che inizia a realizzarsi”, ha dichiarato il d.t. della nazionale di paraclimbing FASI Cristina Cascone.  quattro medaglie—  Intanto le stelle azzurre dell’arrampicata paralimpica sono reduci da grandissimi successi nella tappa di Coppa del Mondo svoltasi martedì. Al Kletterzentrum di Innsbruck, l'Italia conquista ben 4 medaglie: oro per Nadia Bredice (B1) e Chiara Cavina (RP2), argento per Lucia Capovilla (AU2) e bronzo per Elisa Martin (RP3). Ha sfiorato per un soffio il podio David Kammerer (AL2). Per Lucia Capovilla, punta di diamante della nazionale, “i limiti sono solo dentro di noi”. Nata nel 1993 a Venezia, ma trentina d’adozione, Lucia è nata senza l’avambraccio sinistro ed ha da sempre coltivato la passione per l’arrampicata, sia su roccia che sportiva: “Ho iniziato a scalare per gioco, ci misi pochissimo a capire che la forza sulle braccia non è indispensabile - spiega - e che tramite la tecnica e l’ingegno fosse possibile arrampicare”. La sua disciplina, il lead, è appunto un misto di tecnica, ingegno e logica, il che le permette di primeggiare nella sua categoria. Nel 2015 veste per la prima volta l’azzurro e riesce a vincere la sua prima tappa in coppa del mondo: “Un’emozione bellissima ed inaspettata, visto che ero da poco in nazionale”. In stagione sono ora 2 i podi. Oltre al secondo posto a Salt Lake City del mese scorso, ora anche quello di Innsbruck: “Una bellissima gara, con una qualifica difficile - spiega Lucia -. In finale sono arrivata bella carica, ho lottato fino all’ultimo per non cadere, non volevo mollare, pur trovandomi in una posizione molto scomoda per uscire dal tetto. Comunque sono contenta perché ci sono solo 5 prese fra me e la Piret (top atleta francese con cui Lucia si scontra puntualmente, ndr). Sono serena, gasata, motivata, non vedo l’ora di avere questi due mesi di allenamento per provare ad arrivare ad un gradino in più per la gara di Arco di coppa del mondo”.  obiettivo la28—  Su LA28: “E’ una notizia che speravo arrivasse da tanto tempo, penso da quando ho iniziato a scalare 10 anni fa”, racconta emozionata. “C’erano voci, ma nulla di più. Era un sogno, ora posso aprire gli occhi e capire che è diventato reale. I Giochi sono il massimo traguardo che un atleta possa raggiungere ed è per noi un immenso onore farne parte”. Conclude sorridendo: “Speriamo che 4 anni bastino per prepararsi al meglio!”. Lucia, oltre allo sport, porta avanti la sua professione di infermiera, essendosi laureata in Inghilterra. Vive ad Arco (Tn), ma:” Per inseguire il mio sogno e la ma passione ho vissuto per due anni in un furgone per essere più libera negli spostamenti e per non sentire il peso dell’affitto delle bollette”. Prossimo appuntamento importante sarà il 24-25 agosto per gli Europei che si svolgeranno in Svizzera, a Villars Paralimpici: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA

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