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2024-12-15

Chico Forti scarcerato negli Usa: nelle prossime settimane il rientro in ItaliaWeekly AI news è la rassegna stampa settimanale curata dai nostri editor sui temi più rilevanti legati al mondo dell’intelligenza artificiale.Da OpenAI arrivano voci di evoluzione del progetto misterioso Q*,investimenti la prima reale sperimentazione di un’AI generale (AGI, spesso descritta come più intelligente degli umani) di cui si era molto parlato a novembre in occasione dell’affare-Altman. Il progetto ora si chiamerebbe Strawberry e consisterebbe in un’AI in grado di imitare l’intuizione umana e di fare previsioni. OpenAI avrebbe già mostrato una demo ai dipendenti ma sulla questione vige uno stretto riserbo.Si può solo immaginare che effetti possa provocare il rilascio di un’AGI sul mercato. Una nuova generazione di AI è alle porte? Se così fosse, si può già intravedere una nuova grande fase di guadagno per sua maestà NVIDIA. Non per niente il finanziere James Anderson stima che l’azienda potrebbe arrivare a valere quasi 50.000 miliardi di dollari (molto più del PIL americano, una cifra inimmaginabile) entro il prossimo decennio. Sempre al netto di sorprese. In questo senso è il caso di tenere d’occhio la startup californiana Etched. I due studenti di Harvard che l’hanno fondata affermano di avere creato un chip venti volte più potente dell’H100 di NVIDIA.Mentre Sam Altman si gode presumiamo con soddisfazione i rumors sulle sue nuove innovazioni, l’antitrust rafforza la vigilanza e nel Regno Unito finisce sotto indagine la strana alleanza tra la famiglia adottiva di OpenAI Microsoft e la società di Mustafa Suleyman, Inflection AI. Secondo L’Autorità per la Concorrenza e i Mercati UK l’acquisizione di Microsoft della quasi totalità della società somiglierebbe a una “fusione mascherata”. E la settimana per l’azienda di Nadella si chiude in modo ancora peggiore, con l’enorme down mondiale di Azure.OpenAI, torna il progetto Q* ma ora si chiama Strawberry: l’AI quasi umanaLe preoccupazioni delle big tech per l’antitrust sono potenzialmente però ben minori di quelle scatenate dall’indagine di Proof News e Wired secondo cui moltissime aziende di intelligenza artificiale del mondo avrebbero utilizzato illegalmente un database con la trascrizione di migliaia di video di YouTube per addestrare i loro modelli. Ci sono dentro da Apple a NVIDIA fino a Salesforce e Bloomberg. Perfino Anthropic. Se il caso arrivasse a valutazioni legali il dibattito attorno all’uso dei dati potrebbe entrare in una nuova fase inedita, con YouTube e i suoi creator da una parte e le aziende AI dall’altra.A opporsi ai furti di dati ci sono anche gruppi di hacker, come quello denominato Nullbulge, che attacca i sistemi della Disney accedendo a migliaia di comunicazioni interne dell’azienda. Il gruppo afferma di agire per “proteggere i diritti degli artisti” e si oppone all’uso dell’intelligenza artificiale nell’industria creativa e ai ‘furti’ di dati delle big company.Queste però continuano nella loro missione di espansione. Lo testimonia proprio Anthropic, che lancia in Europa la sua app per Android. Se le aziende di punta cadono sempre in piedi, va meno bene a quelle che sgomitano nella corsa al risultato, come Rabbit. Ancora scottata dal flop del suo AI R1, si trova anche a dover gestire una piccola bufera legata alla privacy a causa delle chat incancellabili dentro ai device. Disney sotto attacco, gli hacker: “Proteggere gli artisti nell’era AI”Anche al di fuori del mondo tech, l’AI si conferma uno dei temi cardine delle aziende del mondo. Lo testimonia ad esempio l’investimento da 80 milioni di dollari di AstraZeneca e Bayer sulla londinese Huma, azienda che si occupa di AI nel settore sanitario.E intanto continuano ad arrivare report interessanti. Un sondaggio dell’azienda EY che coinvolge 500 dirigenti d’azienda statunitensi sottolinea come le società globali stiano investendo molti soldi nell’AI trascurando però completamente gli investimenti nelle infrastrutture necessarie per utilizzarla. Un problema di allineamento che sarà risolto con il tempo. Intanto prevale l’entusiasmo. Incarnato in questi giorni dall’azienda californiana Lattice, che decide di inserire l’AI addirittura negli organigrammi aziendali, come i lavoratori umani.Curioso poi il sondaggio di Reuters che analizza le sensazioni, opposte, che animano il Giappone. Qui emerge che il 40% delle aziende del Paese non solo non usa l’AI ma non vuole nemmeno farlo. Il caso giapponese è un unicum o quasi in Asia perché molti altri Paesi sono profondamente ricettivi sull’AI. Spostandosi nel sudest asiatico spicca l’esempio del piccolo Stato di Singapore, tra i principali per innovazione. Tanto che l’esercito degli Stati Uniti decide di stringere accordi per affinare l’uso dell’AI a fini militari, in particolare per monitorare le mosse cinesi. Curioso che, nel mentre, proprio la Cina sia l’altro alleato nella sfera AI di Singapore.Giappone: più del 40% delle aziende non vuole usare l’intelligenza artificialeVale la pena anche osservare come procede il posizionamento mediatico dell’AI. La tecnologia generativa si ritaglia una posizione importante entrando nelle Olimpiadi parigine, che si preannunciano le più social e tech di sempre. Le Olimpiadi utilizzeranno infatti uno strumento di gestione energetica basato sull’intelligenza artificiale della società cinese di Internet Alibaba.E in Italia la stampa dà ampio risalto al nuovo ‘sito AI’ lanciato da Brunello Cucinelli. Presentato dall’imprenditore come una specie di pietra miliare nel nuovo paradigma dei siti web AI, per quanto bello il sito somiglia più ad un chatbot piuttosto basilare che a un tool generativo. Nell’ampia copertura mediatica del progetto è totalmente assente una vera analisi di fondo dell’effettivo apporto generativo del portale. Il che testimonia il livello ancora piuttosto basso del dibattito AI in Italia.OpenAI, torna il progetto Q* ma ora si chiama Strawberry: l’AI quasi umanaAccordo Microsoft/Inflection sotto indagine dell’antitrust nel Regno UnitoSecondo un big della finanza NVIDIA potrebbe arrivare a valere 50.000 miliardi di dollariDue studenti di Harvard hanno creato un chip 20 volte più potente di quelli di NVIDIAMolte big tech hanno usato illegalmente migliaia di video di YouTube per addestrare le AIAncora guai per Rabbit AI: bufera privacy per le chat incancellabiliUn’azienda ha deciso di inserire i chatbot AI nell’organigramma aziendaleDisney sotto attacco, gli hacker: “Proteggere gli artisti nell’era AI”Anthropic, Claude è anche su Android Sanità digitale, Huma raccoglie 80 milioni da AstraZeneca e altriLe aziende investono sempre più in AI ma trascurano le infrastruttureGiappone: più del 40% delle aziende non vuole usare l’intelligenza artificialeL’esercito degli USA e Singapore firmano un accordo sull’intelligenza artificialeOlimpiadi: a Parigi uno strumento AI di Alibaba per ridurre il consumo energeticoSeguici anche sui social! 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