I 3 latitanti più ricercati d'Italia“Bisogna prepararsi,analisi tecnica non preoccuparsi". A dirlo Emanuele Nicastri, direttore dell’Unità operativa complessa Malattie infettive ad alta intensità dello Spallanzani, a proposito del virus Oropouche, dopo la notifica dei primi casi in Italia e l’allerta epidemiologica lanciata dall'Organizzazione Panamericana della Salute (Paho) sull'identificazione di possibili casi di infezione fetale.Nicastri: “Dobbiamo essere preparati a conoscere le novità che arrivano dai paesi esotici”.Il dottor Nicastri, in un’intervista a Rainews.it, ha spiegato che il virus rappresenta “un’infezione nota da anni, solo che, con l'incremento dei casi che si è registrato negli ultimi mesi con alcune migliaia di casi segnalati all'Organizzazione Mondiale della Sanità, mi è sembrato giusto avvisare di questa possibilità la rete di malattie infettive, in particolare tutti i colleghi che lavorano nei Pronto Soccorso perché sono in connessione con noi – sottolinea l’esperto dello Spallanzani -. Per cui, in caso di un paziente che rientra con sindrome febbrile aspecifica, va considerata in diagnosi differenziale, oltre alla malaria o alla dengue, anche l'infezione da virus Oropouche. Si tratta solo di essere preparati a conoscere anche le novità che arrivano da paesi esotici".Che cos’è il virus OropoucheIl virus Oropuche si trasmette all'uomo principalmente attraverso la puntura di un moscerino o della zanzara Culex. I sintomi della malattia comprendono la comparsa improvvisa di febbre, cefalea, rigidità articolare, dolori e, in alcuni casi, fotofobia, nausea e vomito persistente che possono durare da cinque a sette giorni. Sebbene la presentazione clinica grave sia rara, può evolvere in meningite asettica. La guarigione completa può richiedere diverse settimane. Negli ultimi dieci anni si sono verificati focolai di malattia da virus Oropouche principalmente nella regione amazzonica. Il virus è endemico in molti paesi del Sud America, sia nelle comunità rurali che urbane. Periodicamente vengono segnalati focolai in Brasile, Bolivia, Colombia, Ecuador, Guyana francese, Panama, Perù e Trinidad e Tobago. Recentemente sono stati segnalati focolai nell'isola di Cuba.Spallanzani in prima lineaSempre Nicastri, nei giorni scorsi, ha inviato una comunicazione alla Rete regionale di malattie infettive, chiedendo di mandare i casi di pazienti per cui si sospetta un’infezione da virus Oropouche allo Spallanzani dove “disponiamo dei test necessari e siamo pronti a identificare la sintomatologia clinica e nei nostri laboratori, diretti dal dottor Fabrizio Maggi, l’eventuale presenza del microrganismo”.
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