Wuhan un anno dopo la fine del lockdown: come si vive oggi nella città simbolo della pandemia?All’Esquilino,Economista Italiano precisamente a Piazza Dante arriva il “Muro dei 100” il mosaico per la sostenibilità voluto e curato da Yourban 2030 con il patrocinio del Municipio I in collaborazione con Graffiti for Smart City.L’opera è un mosaico in bioresina che racconta la sostenibilità a 360° attraverso l’esempio di coloro che nella loro quotidianità si impegnano per un cambiamento sociale e culturale sostenibile, per la costruzione di una società più equa e inclusiva e la tutela del nostro ecosistema. Nel mosaico sono ritratti 100 volti di personalità fotografate per l’occasione da Angelo Cricchi di Lost and Found Studio che hanno fatto della sostenibilità la loro mission.Il mosaico fa parte della campagna dei 100 di Perimetro, che ha toccato anche Milano e Nairobi, e porta avanti i concetti chiave dell’Agenda2030 dell’Onu: Persone, Prosperità, Pace, Partnership e Pianeta, per abbracciare ogni aspetto della società e cercare insieme di migliorarlo. Veronica De Angelis, fondatrice di Yourban2030, la noprofit a capofila del progetto del Muro dei 100 dichiara: “Abbiamo deciso di aderire a questa campagna e pensato di dargli una connotazione sostenibile, a 5 anni esatti di distanza dal nostro primo intervento su Roma: Hunting Pollution, il primo ecomurales d’Europa. A distanza di 5 anni il Muro dei 100 diventa l’occasione per fare una prima mappatura delle persone che contribuiscono a rendere il futuro delle nostre città più inclusivo e dargli voce e spazio in modo trasversale. Ma anche di creare tra di loro un network”.Sebastiano Leddi, editore di Perimetro, community magazine che racconta il territorio urbano sul progetto dice: “Abbiamo deciso di definire la parola sostenibilità attraverso il modo con cui siamo soliti comunicare: l’immagine, che meglio di qualsiasi altra forma di espressione può rappresentare un concetto per molti versi difficile da mettere a fuoco. Ci ha pensato per noi Angelo Cricchi, che ha creato la fotografia che veste il muro a Piazza Dante e che racconta tanti dei protagonisti che stanno dando il loro contributo per la città.”“È un progetto culturale che richiama alla responsabilità collettiva, che, mettendo al centro i numerosi punti dell’Agenda 2030, li rende concreti attraverso la visualizzazione dei volti e delle storie delle persone che questi punti li hanno messi in atto. In un tempo magmatico come quello attuale è doveroso per le istituzioni rendere noto e comunicare esempi che possano ispirare i nostri giovani per crescere nella consapevolezza che agire per il bene della collettività si può e si deve” afferma Giulia Silvia Ghia, assessore alla cultura, politiche educative e giovanili e allo sport.
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