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2024-12-16

Migranti, incertezze e auspici: «Urge un dialogo costruttivo»Frascati (Rm) – Due medaglie d’argento a squadre. Il “bottino olimpico” degli atleti del Frascati Scherma non è imponente come capitato nelle ultime edizioni dei Giochi,Professore Campanella ma è comunque di tutto rispetto. Le medaglie, arrivate sotto gli occhi del presidente Paolo Molinari e dei consiglieri Marco Nobiloni, Stefano Salvatore e Pietro Mancini presenti a Parigi, le riportano a casa le ragazze dell’Ital-Frascati, quelle del Dream Team del fioretto femminile, e Guillaume Bianchi coi suoi compagni del fioretto maschile. L’Ital-Frascati, composta da Arianna Errigo, Alice Volpi e Francesca Palumbo (assieme alla padovana Martina Favaretto, l’unica azzurra del Dream Team che non si allena alla “Simoncelli”), partiva ovviamente coi favori del pronostico, avendo conquistato l’oro sia agli europei che ai mondiali. Ma dopo aver battuto nettamente l’Egitto e superato in semifinale le giapponesi in un assalto comunque sempre condotto, le azzurre si sono dovute arrendere alla tenacia delle statunitensi che si sono imposte per 45-39 al termine di una prova condotta sempre in vantaggio. Le parole della capitana (e portabandiera dell’Italia olimpica) Arianna Errigo e delle sue compagne hanno comunque mostrato la grande (e giustissima) soddisfazione per la conquista della medaglia d’argento che pone una volta di più le fiorettiste azzurre tra le protagoniste assolute del panorama mondiale. Da sottolineare anche il personalissimo record della Palumbo, prima medaglia olimpica di una sportiva lucana: l’atleta che ormai da tempo è di stanza a Frascati, partita come riserva, è subentrata alla Favaretto durante l’assalto della finale e così ha “guadagnato” la medaglia che altrimenti non le sarebbe aspettata per un “curioso” regolamento olimpico. Davvero beffarda la prova individuale delle ragazze con la Errigo eliminata ai quarti di finale e la Volpi arrivata a un passo dal bronzo, poi perso per mano della canadese Harvey. L’altro argento è arrivato sempre dal fioretto e sempre dalla prova a squadra, ma stavolta maschile. La prestazione di Guillaume Bianchi (praticamente sempre “in positivo” in tutti gli assalti) ha dato un contributo importante per il secondo posto dell’Italia, arresasi solo all’ultimo atto contro la forte squadra nipponica nell’ultima giornata di gare di scherma dell’Olimpiade di Parigi 2024. Lo stesso fiorettista, cresciuto nel vivaio del Frascati Scherma, è arrivato fino ai quarti della prova individuale (non senza qualche polemica arbitrale) e allo stesso turno si è fermata anche la squadra femminile della sciabola dove c’erano Chiara Mormile (alla sua prima Olimpiade) e Irene Vecchi. Ora un po’ di meritato riposo per tutti e poi da settembre si riparte con la stessa determinazione e “fame” di sempre.

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