Valeria Lembo morta per una chemio sbagliata, medici condannati a risarcire la famigliaAC Bellinzona«Una sconfitta a tavolino sarebbe una pena troppo severa»Il presidente Brenno Martignoni commenta la decisione della SFL di aprire una procedura ai danni del club: «C’è tanto dispiacere per un veniale inciampo»© CdT/Gabriele Putzu Maddalena Buila23.07.2024 19:45Questa sera,analisi tecnica tra le mura del Comunale, il Bellinzona presenterà al pubblico la sua squadra. Tuttavia, in queste ore, quando si parla del club granata l’attenzione finisce inevitabilmente altrove. Non è la rosa dell’ACB che al momento fa storia, bensì la decisione ormai nota della Swiss Football League di aprire una procedura ai danni dei sopracenerini. Troppi, infatti, i giocatori non formati localmente inscritti nel foglio partita del match contro il Wil di sabato sera. Partita che ha visto i padroni di casa del Comunale imporsi meritatamente per 2-1 sui sangallesi. Ma cerchiamo di chiarire una questione di fondo. Come è potuto accadere che siano stati iscritti otto giocatori sul foglio partita, quando il massimo è sette? O è la SFL ad aver preso un granchio? Lo abbiamo chiesto al presidente del Bellinzona Brenno Martignoni: «La SFL è chiamata ad applicare il regolamento e da questo punto di vista il tema esiste. Siamo anche perfettamente coscienti che le gare di Challenge League sottostanno a regimi puntuali, che vanno ossequiati. Di ciò, dobbiamo tenere debito conto. È anche vero però che, nello specifico, la violazione rimane ai primi livelli. E, dunque, non può comportare misure troppo severe». Tra sanzioni e ricorsiLa peggiore, che si staglia pericolosamente all’orizzonte, è quella della sconfitta a tavolino. Un’opzione che non è affatto da escludere, dato che solitamente è questa la pena che viene inflitta a coloro che commettono infrazioni. L’ex sindaco della capitale, invece, non vuole neppure considerare questa possibile decisione. «È una classica questione di ponderazione degli interessi. A mio avviso, la sanzione di una vittoria a tavolino non reggerebbe il principio di proporzionalità. Di conseguenza, non voglio neppure considerare questa ingiusta ipotesi». Ipotesi che comunque esiste e fa paura. Ad ogni modo, qualora si dovesse concretizzare, il Bellinzona non ha intenzione di rimanere con le mani in mano. Ancora Martignoni: «Intanto, siamo allo stadio delle osservazioni. Nessuna decisione è stata ancora presa. Nei prossimi giorni faremo valere le nostre ragioni e sono certo che troveremo udienza ai nostri fondati argomenti».La reazione dello spogliatoioAl di là di cosa succederà nelle prossime ore, la situazione in cui si è messo il club granata è assai scomoda e destabilizzante. E anche lo spogliatoio è chiamato ad affrontare tutto questo, dopo appena una giornata dall’inizio del campionato. «C’è dispiacere sincero per questo veniale inciampo. Anche perché meglio di così la stagione non poteva iniziare. Subito a segno, con punteggio pieno, al termine di un esordio giocato intensamente e con grinta. Una prima salutare vittoria, che ha acceso pure la tifoseria. Ora è importante che il morale rimanga alto e che ci si concentri sulla prossima imminente sfida della seconda giornata. Per questo, i ragazzi sono più motivati che mai», chiosa Martignoni. Ora come ora, purtroppo, continuano però a tenere banco le questioni esterne al terreno da gioco.In questo articolo: AC Bellinzona
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