Sottomarino scomparso in Indonesia: disperso al largo di BaliL'americano (gran tifoso del West Ham) il più bravo in una giornata segnata dalla pioggia. Crolla Lowry,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock ma al Royal Troon sono in tanti a giocarsi la vittoria finale: in 4 colpi ci sono 12 giocatori. Manassero e Migliozzi salgono in classifica Matteo Dore Giornalista 20 luglio 2024 (modifica alle 22:05) - MILANO Billy Horschel Ecco la Scozia, ecco il Royal Troon in tutte le sue difficoltà: il sabato dell’Open Championship sembrava una tranquilla giornata di bel golf e tanti birdie, ma quando ha cominciato a piovere è cambiato tutto. In un giorno senza il vento che era stato protagonista nei primi due giri, e dopo una mattinata asciutta, nel pomeriggio i nuvoloni hanno deciso che era arrivato il momento di far conoscere a tutti il tipico tempo scozzese e la storia della 152ª edizione dell’Open ha cambiato direzione. Il leader del venerdì, Shane Lowry, è crollato con un brutto +6 di giornata che l’ha fatto scendere al nono posto (66, 69, 77: -1). L’irlandese ha lasciato due colpi alla 8, la corta buca chiamata The Postage Stamp, il francobollo, per le dimensioni ridotte del green. E da lì in poi il suo giro si è trasformato in un calvario con 4 bogey nelle seconde nove. Solo in testa alla classifica c’è così l’americano Billy Horschel (72, 68, 69: -4): per lui 4 birdie nelle prime nove e poi tanta difesa con due bogey sulle seconde. Horschel, 37 anni, è nato e cresciuto in Florida dove risiede ancora oggi. Otto vittorie sul Pga Tour e una sull’European Tour, finora il suo miglior risultato in un major è il quarto posto allo Us Open 2013, primo torneo slam che ha giocato da professionista, mentre all’Open il massimo è stata la 21ª posizione di due anni fa a St.Andrews. Al Royal Troon come al solito si è presentato con la sacca con i colori e lo stemma del West Ham, squadra di cui è diventato tifoso negli anni dell’università in Florida dove un compagno inglese l’aveva introdotto nel magico mondo degli Hammers. i secondi— Dietro Horschel c’è un folto gruppo di giocatori a -3: gli americani Sam Burns, Russel Henley e Xander Schauffele, il sudaricano Thriston Lawrence e gli inglesi Justin Rose e Dan Brown. Quest’ultimo era il leader a due buche dalla fine, ma ha chiuso con un bogey alla 17 e un doppio alla 18. Davvero peccato. Brown (65, 72, 73), finora più famoso per l’omonimia con lo scrittore del Codice Da Vinci che per le sue qualità golfistiche, è il numero 272 del mondo ed è uno che naviga nelle retrovie del DpWorld Tour dove nelle ultime 8 gare ha un poco invidiabile record di 6 tagli mancati, un ritiro e un 61° posto. La sua storia da Cenerentola sta conquistando il pubblico. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } c'è chi spera— A -2 c'è il numero uno del mondo Scottie Scheffler – che ha giocato benissimo ma è stato tradito dal putt - e a -1 il già citato Lowry. Tutti ancora in corsa per la vittoria finale perché la distanza dalla vetta è davvero minima. Così come nutrono giustamente qualche speranza anche Justin Thomas, Adam Scott e Matthew Jordan, in par dopo il terzo giro. Con così tanti giocatori ancora in contention l’Open potrebbe regalare una domenica straordinaria. Il tempo dovrebbe essere buono, con poco vento e (quasi) niente pioggia. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } bene gli italiani— Salgono un po’ in classifica Manassero e Migliozzi. Matteo è partito benissimo con tre birdie consecutivi fra la 2 e 4 e dopo un passo falso alla 5 ha chiuso le prime nove con un altro birdie, il quarto di giornata. Un risultato che sembrava avvicinarlo alla parte nobile della classifica. Peccato però che nelle ultime due buche sono arrivati due bogey che lo hanno riportato sulla terra: ha comunque guadagnato 13 posizioni e ora è 25° con un totale di +3 (73, 73, 70). Anche Guido ha scalato la classifica, sfruttando soprattutto il vantaggio di giocare alla mattina in stretto par (73, 75, 71: +6). Per lui tre birdie e tre bogey che valgono il 51° posto. Golf: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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