Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, Paolo Crepet a valanga: "Vuoto esistenziale" – Il TempoProvare per credereIl volontariato nello sport. Quo Vadis?analisi tecnicaIl 41% della popolazione svizzera ha dichiarato di aver svolto attività di volontariato nel mese precedente all’inchiestaAaron Rezzonico24.10.2022 09:44Parlare di volontariato in una società che sembra avere come unisco scopo il lucro e il raggiungimento di obbiettivi economici, sembra quasi un ossimoro.È quindi sorprendente scoprire che, secondo le statistiche, nel 2020, il 41% della popolazione residente permanente della Svizzera a partire dai quindici anni di età, ha dichiarato di aver svolto attività di volontariato nel mese precedente all’inchiesta; una percentuale che corrisponde a circa tre milioni di persone.Si potrebbe dire che il volontariato sia una “sensibilità del cuore” grazie alla quale ciascun individuo si sente in dovere di aiutare chi è più in difficoltà senza uno scopo venale. A volte, anche gli eventi della vita inducono le persone a essere empatiche verso esperienze esterne, portandole perciò ad avvicinarsi al lavoro volontario.La libertà, la gratuità e il dono di sé sono valori universali che rappresentano ancora oggi, immutati, la spinta per migliaia di persone a essere parte dello straordinario motore della solidarietà.Mentre le basi restano le stesse, solide e indiscusse, il contesto in cui il volontariato si muove cambia e ha subito nel corso degli ultimi decenni una mutazione profonda, che ha interessato l’intero tessuto sociale. Il valore dell’esperienza del volontariato sopravvive ai cambiamenti e si ripropone oggi in modo ancora più forte ma richiede da parte di tutte le organizzazioni una visione del fenomeno differente, più attenta e dinamica, per poter riconoscere, stimolare, coltivare e rendere duratura l’azione volontaria.Il volontariato è un bene prezioso che oggi non si può dare per scontato e che spesso non è incondizionato: saper valorizzare il contributo di ognuno all’interno della propria organizzazione non è solo un buon modello gestionale, ma è anche un obbligo nei confronti di questa causa, perché non potremmo dare continuità ai nostri sforzi senza una comunità compatta e motivata alla base.Parlando, nello specifico, del volontariato nello sport è necessario citare una parte importante della storia dello sport svizzero. Serve parlare della sua crescita e delle sue radici più profonde, quelle dell’educazione, della coesione sociale, della solidarietà e dell'attenzione al mondo giovanile. Infatti, lo sport svizzero è nato e si è sviluppato (in gran parte) su base volontaristica.La statistica ci conferma che lo sport svizzero avrebbe difficoltà a esistere senza la partecipazione delle risorse umane volontarie. Dal 1997, l’Ufficio federale di statistica (UST) rileva ogni tre-quattro anni alcuni dati sul volontariato nell’ambito del progetto «Lavoro non remunerato», considerando l’impegno svolto sia nel contesto di organizzazioni, sia in quello informale. In Svizzera, una persona su quattro, ossia circa 1,5 milioni di persone, svolge almeno un’attività non retribuita in seno a organizzazioni o istituzioni.Gli uomini e le donne non si impegnano negli stessi settori, ma tutti e i due sessi preferiscono la partecipazione al volontariato nell’ambito sportivo. In Ticino esistono centinaia di associazioni sportive e queste sopravvivono quasi esclusivamente grazie all’impegno di cittadine e cittadini che, sacrificando il proprio tempo libero, permettono alle nuove generazioni di crescere e vivere una vita sana con valori quali il cameratismo, il fair-play, il rispetto, l’integrazione e molto altro ancora.Anche le manifestazioni sportive, piccole o grandi che siano, possono esistere solamente se sostenute da volontarie e volontari.Gli organizzatori si trovano spesso confrontati a grosse difficoltà nel ricoprire tutte le funzioni necessarie allo svolgimento di un determinato evento. Questo porta a un sovraccarico importante, cosicché i volontari impiegati si trovano a dover ricoprire più funzioni e ad aumentare il tempo di impiego. È anche difficile, oggettivamente, raggiungere quel grande potenziale inesplorato di risorse umane interessato a svolgere del volontariato. Esistono alcuni siti specializzati i quali, però, in maniera poco trasparente, traggono profitti dal lavoro volontario di altri. La soluzione più semplice per chi vuole prestare aiuto (e qui parliamo di sport), è semplicemente quella di annunciarsi direttamente presso le società e le associazioni sportive o presso gli organizzatori di eventi, comunicando la propria disponibilità e vedendosi affidato un compito adeguato alla propria disponibilità temporale, alle proprie caratteristiche umane e ai propri desideri.Il volontariato permette di conoscere altre persone, altre realtà e in maniera molto profonda, imparare il vero senso dell’empatia. Provare per credere. Scritto da Aaron e Oksana RezzonicoIn questo articolo: Sport
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