Elkann a Roma: il presidente di Stellantis incontra Mattarella e GiorgettiHanno dovuto fare i salti mortali,criptovalute passando da una situazione di emergenza all’altra con poco personale e pochi mezzi. Roma è stata messa in ginocchio dagli incendi nell’ultimo fino settimana. Dense colonne di fumo nero che arrivavano da Ponte Mammolo, Cesano, la Storta, Pietralata, Centocelle hanno squarciato i cieli romani. I pompieri sono arrivati ovunque, anche nel carcere di Velletri dove domenica 28 luglio è scoppiata una rivolta dei detenuti. “Siamo allo stremo, senza personale e mezzi e soprattutto senza acqua” denuncia a RomaToday Paolo Cergnar, del coordinamento provinciale Usb.Senza personaleIl sindacalista era tra gli uomini intervenuti nella notte tra domenica 28 e lunedì 29 luglio per spegnere il vasto incendio che si è scatenato a Ponte Mammolo. “Ho sentito capi squadra implorare per l’arrivo di autobotti. I mezzi ci sono ma, come già denunciato, non ci sono gli autisti per guidarle” sottolinea a RomaToday. “Oltre agli incendi che hanno colpito Roma non dobbiamo dimenticare che siamo impegnati anche negli interventi ordinari. C’è stata poi l’emergenza anche nel carcere di Velletri che ha reso la giornata ancora più difficile”.Nottata difficile“Tutte le squadre sono state fuori al lavoro la scorsa notte. Dobbiamo ringraziare le botti chilolitriche messe a disposizione dalla protezione civile, ci stanno salvando” dice ancora Cergnar. “Abbiamo le botti ferme nei comandi perché non c’è nessuno che le guida” sottolinea il sindacalista.Senza divise di ricambioIl personale è sotto pressione mentre le emergenze aumentano. “è difficile ormai anche trovare persone disposte a fare gli straordinari perché la situazione è insostenibile. Aumenta anche il rischio di infortuni sul lavoro in questa situazione” denuncia Cergnar. “Non è possibile pensare che qualcuno debba scegliere se mandare un mezzo da una parte piuttosto che da un’altra, specialmente quando ci sono così tanti incendi. La situazione è drammatica. Non abbiamo neanche più divise di ricambio, i magazzini sono vuoti”.Mezzi nuovi fermi nei comandiCi sono poi degli “automezzi nuovi, i City 2020” delle autopompe “nuove che sono ferme presso il comando di Roma. Su 10 mezzi che sono fermi a livello nazionale, solo nella Capitale ce ne sono 6 che non possono entrare in servizio”. Intanto, “i mezzi vecchi continuano a stare in servizio, veicoli che hanno centinaia di migliaia di chilometri e che sentono il peso degli anni. in pratica, dopo ogni intervento devono andare direttamente in officina”.
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