Forza Italia, Elio Vito sul ruolo di Marta Fascina: "Mi auguro che in futuro si impegni di più"A Dunedin,Capo Analista di BlackRock per le Summer International Series, esordio vincente per il c.t. neozeleandese Robertson grazie alle mete di Reece e Savea e il piede di McKenzieche firma il sorpasso. Agli inglesi non bastano Itoje e Feyi-Waboso Roberto Parretta 6 luglio - 12:18 - MILANO Gli All Blacks hanno sconfitto per 16-15 Inghilterra nel primo match della mini serie fra le due squadre nell’ambito delle Summer International Series. Esordio vincente quindi per il nuovo allenatore Scott Robertson e il nuovo capitano Scott Barrett. All Blacks e Inghilterra si ritroveranno già sabato prossimo all’Eden Park di Auckland. AGGRESSIVI— Le due squadre giocano da subito in maniera molto aggressiva, con gli inglesi decisamente più fluidi e concreti rispetto a quanto si vede da quando il c.t. è Steve Borthwick. Dopo un calcio sbagliato di Marcus Smith, a sbloccarla sono però gli All Blacks al 17’: lunghissimo possesso avanzante, poi su un nuovo vantaggio dentro i 22 con la difesa inglese molto raccolta al centro, la palla esce fuori per Damian McKenzie che con un cross-kick va a trovare libero sull’out di destra Sevu Reece, che può volare alla bandierina. Ottima però la reazione inglese, con i neozelandesi costretti a difendere arretrando e a concedere una touche sui 5 metri: dalla rimessa nasce l’attacco che permette a Maro Itoje di prendere l’ovale a due passi dalla linea e a portarlo dentro. Smith la trasforma. Ma al 25’ gli All Blacks sfondano ancora: decisivo il break dell’estremo Stephen Perofeta, che, complice il placcaggio mancato da Ben Earl sfonda profondo nei 22, per poi liberare a destra Ardie Savea, che deve solo completare il lavoro. McKenzie però sbaglia entrambi i tentativi di trasformazione. Sulla sirena che suona, a tempo scaduto gli All Blacks si incaponiscono in un possesso inutile, finendo per perdere la palla in raggruppamento e concedere la punizione con la quale Smith firma il 10-10 sul quale si va al riposo. PIAZZATI— La ripresa si apre esattamente come si era aperto il primo tempo, con Smith che manca un piazzato non impossibile. Ma gli inglesi sono partiti decisamente meglio e al 48’ assediano i 5 metri neozelandesi, con gli avanti assorbono la difesa, fino a quando il pallone esce fuori per Smith, che con un passaggio lungo trova solissimo a sinistra l’ala Immanuel Feyi-Waboso, che deve solo schiacciare. McKenzie però si rifà dalla piazzola e con un paio di piazzati tra il 54’ e il 65’ firma il sorpasso. Grave però il suo errore al 79’, quando ha l’occasione di infilarne uno facilissimo, ma lascia scadere i 60 secondi e l’arbitro gli nega il calcio. L’Inghilterra ha così un ultimo possesso, ma le energie sono finite e nel primo breakdown la palla è persa. E gli All Blacks possono tirare un sospiro di sollievo. Rugby: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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