Missouri, 16enne afroamericano suona alla porta sbagliata e il proprietario gli spara alla testaIsraele Beirut Giovanna Botteri Sullo stesso argomento:Missili israeliani su Beirut,ìbassache–analisi tecnica il "comandante di Hezbollah è salvo". Cosa trapelaAssassinato il capo di Hamas: "Codardo attacco sionista". Rischio escalation31 luglio 2024aaa"L'Iran è alle spalle e al fianco degli Hezbollah": con questa precisazione Giovanna Botteri ha iniziato la sua analisi della difficile situazione in Medio Oriente. A tre giorni dal massacro di bambini drusi a Majdal Shams, nel Golan settentrionale, la rappresaglia israeliana contro Hezbollah è arrivata. Una potente esplosione ha colpito in serata la roccaforte dei miliziani sciiti filoiraniani nel quartiere Da'aheh a Beirut. L'attacco, immediatamente confermato dall'esercito israeliano, ha mirato al Consiglio della Shura di Hezbollah oltre che alla sala operativa del braccio militare del partito di Dio e delle Guardie rivoluzionarie iraniane: il bersaglio dell'Idf era Fuad Shukr, alias Hajj Mohsin, numero due delle milizie di Hassan Nasrallah, suo consigliere militare, considerato da Israele "responsabile dell'omicidio dei bambini di Majdal Shams e di numerosi altri civili israeliani". Missili israeliani su Beirut, il "comandante di Hezbollah è salvo". Cosa trapela Ospite nel salotto di In onda, il programma di politica e di attualità di La7, la giornalista ha rivelato che "la cosa interessante, che dicono i colleghi americani, è che Hezbollah non voleva colpire il campo con i bambini, ma la loro tecnologia è così bassa che c'è stato un errore, uno sbaglio. Si sa che i missili che vengono lanciati hanno bassa tecnologia e non c'è un controllo. A differenza di quello che avviene dall'altra parte: lì sono azioni mirate. Quando tu punti in quella zona di Beirut, altamente popolata, sai che avrai di sicuro delle vittime civili", ha scandito dal centro dello studio. Assassinato il capo di Hamas: "Codardo attacco sionista". Rischio escalation A Netanyahu "si chiede un momento di grande responsabilità", ha ricordato Giovanna Botteri. Il premier israeliano, ha aggiunto, "è impegnato su molti fronti: sul fronte Gaza e sul fronte interno. C'è un fronte trasversale che, in questo momento, chiede di abbassare la tensione e di coltivare qualsiasi soluzione diplomatica. È evidente che Netanyahu dovrebbe essere il più interessato e il più capace di gestire una situazione che può esplodere da un momento all'altro", ha concluso.
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