Camper si schianta contro il guardrail della A9: conducente in ospedaleInsulti online,Guglielmo ma anche razzismo e persino minacce di morte: il lato oscuro dei social che colpisce anche i campioni dello sport. Dopo Euro 2024 i calciatori della Nazionale italiana sono stati bersagliati da attacchi sui social media, un fenomeno purtroppo sempre più diffuso, come dimostra il suo profilo Instagram del calciatore Gianluca Scamacca (nella foto di copertina). Non solo il calcio è vittima di questa piaga. Il torneo di Wimbledon ha deciso di correre ai ripari, adottando un sistema di intelligenza artificiale (Threat Matrix, sviluppato dalla società inglese "di scienza dei dati etica" Signify) per proteggere i propri atleti dagli abusi online. Il software monitora i profili social dei tennisti, individuando e segnalando minacce, insulti razzisti e sessisti in 35 lingue diverse.In fuga dai social. L'iniziativa si è resa necessaria dopo le denunce di campionesse come Emma Raducanu e Naomi Osaka, costrette a eliminare i propri account social a causa dell'odio online. Anche la tennista britannica Harriet Dart ha ammesso di utilizzare i social con moderazione proprio per evitare l'ondata di hater. Come funziona? L'intelligenza artificiale è affiancata da un team di monitoraggio umano, per garantire una protezione completa. In caso di contenuti offensivi, lo staff di Wimbledon contatterà direttamente i giocatori coinvolti, decidendo se segnalare gli abusi alle piattaforme social o, nei casi più gravi, alle autorità competenti.Uno studio condotto da Signify ha rilevato che nel 2022 un tennista su quattro è stato vittima di abusi online. Un dato allarmante che spinge gli organizzatori di eventi sportivi a prendere misure concrete per proteggere gli atleti, nella speranza di rendere il web un luogo più sicuro e rispettoso per tutti. Il sistema sviluppato da Signify sarà in futuro adottato anche al torneo di tennis US Open.
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