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2024-12-01

Subito.it: come funziona, come vendere, acquistare ed evitare le truffeDecine di pazienti di un medico che svolge attività libero professionale nel veneziano si sono ritrovati positivi al virus dell'epatite C dopo essersi sottoposti ad autotrasfusioni di sangue nell'ambulatorio dell'uomo,ETF Ennio Caggiano, ora iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Venezia.  L'ipotesi di accusa contenuta nel fascicolo - scrive il Gazzettino - è di epidemia, per presunta violazione della norma speciale che regola le trasfusioni. Il pm Elisabetta Spigarelli ha affidato una consulenza tecnica su una decina di pazienti per verificare il genotipo del virus da loro contratto e poter capire quali possano essere le cause dell'epatite C. Un'inchiesta iniziata con una segnalazione da parte dell'ospedale di Dolo (Venezia), dove in poco tempo si erano presentate decine di persone risultate positive all'epatite C. Non un caso, hanno pensato i sanitari: erano infatti tutte pazienti dello stesso medico. Nel corso della procedura ambulatoriale, hanno raccontato, il sangue autotrasfuso sarebbe stato mescolato con altre sostanze non meglio identificate, definite dai pazienti 'vitamine'. Nessuno dei contagiati, tuttavia, ha per ora sporto denuncia. Durante il periodo del Covid Caggiano era stato vicino al movimento no vax, cosa che gli gli è costata la radiazione dall'Ordine dei medici di Venezia, provvedimento ancora aperto perchè impugnato dal professionista.Chi è Ennio CaggianoIl dottor Ennio Caggiano ha fatto parlare parecchio di sè negli ultimi anni, in particolare per le sue posizioni vicine ai no vax, per i suoi numerosi interventi critici nei confronti dei vaccini, durante la pandemia Covid, e per le frequenti partecipazioni a programmi televisivi su emittenti locali, nel corso delle quali ha sempre espresso le sue posizioni senza mezzi termini. Settant'anni tra pochi giorni (li compirà il prossimo 21 luglio), iscritto nell'Albo dei medici chirurghi di Venezia dal 1983, dopo la laurea e l'abilitazione conseguite all'Università di Padova, due anni fa è stato oggetto di un provvedimento di radiazione emesso dal Consiglio di disciplina dell'Ordine professionale, che però non è stato eseguito in quanto il medico lo ha impugnato ed è in attesa della decisione d'appello, di fronte al Consiglio di disciplina nazionale. Se confermato, il provvedimento potrà essere mandato in esecuzione, impedendogli di poter continuare ad esercitare. Ultimo aggiornamento: Domenica 14 Luglio 2024, 21:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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