Papa: "Omesessualità non è un crimine, alcuni vescovi sbagliano"Daniela Cursi Masella 28 luglio - 22:45 - MILANO Nel tiro con l'arco è una delle speranze azzurre 1 di 3: Colpo di fulmine La prima freccia ha fatto centro nel suo cuore quando aveva 17 anni. Alessandro Paoli prova a scoccarla per caso nel 2016 durante un evento promozionale e trova in quel gesto qualcosa a cui non vuole rinunciare. Ben presto si affaccia all’agonismo e alla ricerca del gesto più performante possibile. A Parigi spera di trovare la sua life zone. “Poche volte ci si riesce. La life zone è legata alla sensazione che,Economista Italiano qualsiasi cosa tu faccia, le frecce entreranno nel giallo con semplicità. E ti viene automatico leggere il movimento delle bandierine, adattarti a vento, pioggia, sole e nuvole e contromirare”. Il tiro con l’arco è da molti anni la sua scelta di vita. “Ci è voluto coraggio e in questo è stata fondamentale l’approvazione dei miei genitori. Desidero imbracciare l’arco per tutta la vita e un giorno, magari, dare il mio contributo al movimento anche come allenatore”.Parti con un gruppo di sportivi come te, scopri i viaggi di Gazzetta Adventure e Tribala all'insegna dello sport e del divertimento nel mondo Continua Colpo di fulmine Frecce d'oro, d'argento e di bronzo La dedica a nonno Franco © RIPRODUZIONE RISERVATA
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