Processo Pifferi, la psichiatra: "Sana di mente""Per sentirsi vivi in un mondo di morti. Diablo vive". Un grande striscione e fumogeni accesi. Poi la bandiera nera con l'effige di Diabolik. Dopo la mezzanotte gli ultras della Lazio hanno voluto ricordare Fabrizio Piscitelli,analisi tecnica il loro ex capo, il leader del gruppo che quando c'era lui si chiamava Irriducibili. I suoi vecchi "soldati", quelli della curva, lo hanno voluto omaggiare nel parco degli Acquedotti, a Roma, dove 5 anni fa 'Diablo' trovò la morte. Era il 7 agosto 2019. Oggi di quel delitto che ha sconvolto la Capitale, ancora tanti punti interrogativi hanno bisogno di una risposta. Raul Esteban Calderon, nato in Argentina il 26 febbraio 1969, è sotto processo per quell'omicidio. Chi ha dato luce verde per l'omicidio di Diabolik?Secondo la procura di Roma è lui che avrebbe sparato e ucciso Piscitelli. Un omicidio aggravato dal metodo mafioso. Dagli atti sembra che l'argentino abbia agito per conto di qualcuno, ma di chi? Già, perché in questa storia - come dicevamo - di punti in sospeso ce ne sono. Tra tutti quello dei mandanti del delitto avvenuto a sangue freddo. Radio carcere, sul punto, ha già emesso la propria sentenza. Lo stesso anche diversi pezzi grossi della mala romana. Secondo diverse voci, tutte intercettate e finite nelle informative di carabinieri, polizia e antimafia, dietro all'omicidio ci sarebbero Giuseppe Molisso, il Re di Tor Bella Monaca, e Leandro Bennato, esponente massimo dei narcos di Casalotti e nipote di Walter Domizi, boss della mala romana. Ipotesi al momento.L'ipotesi di una super Cupola romanaLe amicizie e i contatti di 'Diablo'Perché Piscitelli è stato ammazzato? Per anni, secondo le ricostruzioni di chi ha indagato su di lui, avrebbe vissuto una doppia vita. Da una parte l'ultras, dall'altra il narcos. La droga e la Lazio, le costanti della sua vita. Lì, in curva, frequenta personaggi di spicco come Arben Zogu, detto Riccardino o il Nano, e Elvis Demce. Due che negli anni sono diventati tra i narcos più pericolosi e temuti di Roma. Poi anche Dorian Petoku. È lì, tra la curva e Roma nord, che nasce la batteria di Ponte Milvio che poi ha avuto rapporti con Michele Senese e Massimo Carminati.Ed è proprio con la famiglia di Senese che Piscitelli ha un canale preferenziale. Diabolik cresce spalla a spalla con Gennaro Senese, fratello del boss Michele O Pazz'. Contatti giusto e affari. L'escalation in pochi anni avviene.Perché è stato ucciso Fabrizio Piscitelli?Ma perché un uomo così ben voluto, circondato da alleati, che muoveva così tanti soldi allora è stato ucciso? Perché nonostante la famiglia più volte ha sottolineato come lui non fosse un boss, anzi che fosse pronto a fare un passo indietro, aveva questo peso specifico? Diabolik "non pagava il boss Senese"Investigatori e inquirenti sono convinti che l'omicidio di Fabrizio Piscitelli sia maturato in un contesto di criminalità organizzata. Sicurezze che hanno anche gli esponenti di spicco della mala romana, come spiegato. A dare luce verde per quell'efferato crimine consumato nel parco degli Acquedotti sarebbe stato proprio Michele Senese, detto 'Michele O Pazz'.Le sentenze della mala sull'omicidio di PiscitelliPiscitelli, non avrebbe rispettato i patti sulla percentuale degli incassi stratosferici del narcotraffico. A dirlo è, tra gli altri, anche Alessandro Corvesi, ex calciatore delle giovanili della Lazio in affari con Elvis Demce. Secondo lui, Diabolik avrebbe versato a Senese troppi pochi soldi facendogli mancare il sostentamento economico.Stessa versione che Roberto Macori, uomo vicino all'estrema destra romana e coinvolto nell'indagine 'Assedio' come raccontato in questo articolo. In quell'informativa, in cui i magistrati percorrono anche l'ipotesi che a Roma ci sia una Super Cupola criminale. Un gotha fatto di esponenti di camorra, 'ndragheta e cosa nostra che ai codici criminali fa molta attenzione.Questione di potereE in questa storia ancora da comprendere non ci sarebbero andati di mezzo solo i soldi non dati però, ma il potere. Nel 2017, due anni prima del suo omicidio, Diabolik avrebbe inoltre contribuito a siglare una pax mafiosa per Ostia tra i clan Spada ed Esposito, finita al centro di un'inchiesta che ha portato alla condanna per associazione mafiosa del boss Salvatore Casamonica e dell'avvocatessa Lucia Gargano, come emerso nell'indagine Tom Hagen. Il cosiddetto patto di Grottaferrata.Insomma, Fabrizio Piscitelli era diventato troppo ingombrante. Voleva essere Re, ma nello scacchiere chi porta la corona già c'è. Qualcuno, dopo il delitto, provò a farsi giustizia da sè e Roma fu bagnata da una scia di sangue, come abbiamo raccontato in questo articolo. Dopo 5 anni dal delitto, il processo va avanti. Raul Esteban Calderon resta l'unico imputato. È accusato anche dell'omicidio di Shehaj Selavdi a Torvaianica, oltre che di un tentato duplice omicidio ai danni di Emanuele e Alessio Costantino all'Alessandrino. L'avvocato di Calderon, Eleonora Nicla Moiraghi, ha sollevato alcuni dubbi sul quadro accusatorio e le battaglie nelle aule sono ancora calde, come le strade di Roma in questa estate, quella del 2024 a 5 anni dalla morte di 'Diablo'.
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