Dobbiamo fare i conti con la nostra storia. Ecco perché abbiamo bisogno del 25 aprileParigi,analisi tecnica 7 ago. (askanews) – “Dopo Tokyo era difficile riconfermarsi, c’erano tante aspettative. Siamo cresciuti molto in questi anni, siamo migliorati dal punto di vista anche dei materiali, però non è bastato contro l’Australia, non è bastato a portarci in lotta per l’oro. Abbiamo lottato fino ad oggi, tutti i giorni partivamo come se fosse la prova della vita e ogni volta abbiamo sofferto tantissimo per portare a casa il risultato. Devo dire grazie a questi fantastici ragazzi perché è per loro che oggi siamo qua con questa medaglia veramente pesante al collo e siamo veramente felici di rappresentare la nazionale italiana davanti al grande pubblico”. Lo ha detto Filippo Ganna a Casa Italia raccontando il bronzo vinto nell’inseguimento a squadre insieme a Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan. “Credo che alla fine – ha aggiunto il ciclista azzurro – ogni giorno si partiva con l’ambizione di fare meglio, quindi abbiamo cercato di buttare il cuore è oltre all’ostacolo e ce l’abbiamo fatta. Siamo arrivati veramente tutti agli estremi, però siamo riusciti a battere la Danimarca che era l’obiettivo più importante, portare a casa questa medaglia pesante”. E sul futuro? “Ci saranno ancora tante cose a fare in futuro, quindi adesso un po’ di stacco, per recuperare di testa e poi dopo si vedrà”, ha concluso Ganna. -->
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